Esigenziale-prestazionale

Da TecnoLogica.

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Ad eccezione delle prime due (UNI 7867-1:1978 e UNI 7867-4:1979, sostituite dalla unica [[UNI 10838:1999]]), tutte le norme sono attualmente in vigore, per cui restano il principale - se non l'unico - riferimento in questo campo. In particolare:
Ad eccezione delle prime due (UNI 7867-1:1978 e UNI 7867-4:1979, sostituite dalla unica [[UNI 10838:1999]]), tutte le norme sono attualmente in vigore, per cui restano il principale - se non l'unico - riferimento in questo campo. In particolare:
# la [[UNI 8289:1981]] definisce sette [[Classe di esigenza|classi di esigenza]];
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# la [[UNI 8290-2:1983]] definisce 63 requisiti ed i criteri di analisi;
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# la [[UNI 8290-3:1987]] definisce e analizza gli [[agente|agenti]] e le [[azione|azioni]] che in condizioni di esercizio si esercitano sul [[sistema edilizio]];  
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Le prime due norme, strettemante legate all'analisi esigenziale-prestazionale, lasciano in sospeso differenti - e non marginali - aspetti, a discapito dell'operatività dell'intero sistema, ed in particolare:
Le prime due norme, strettemante legate all'analisi esigenziale-prestazionale, lasciano in sospeso differenti - e non marginali - aspetti, a discapito dell'operatività dell'intero sistema, ed in particolare:
* vengono definite le [[classe di esigenza|classi]] ma non le [[esigenza|esigenze]];
* vengono definite le [[classe di esigenza|classi]] ma non le [[esigenza|esigenze]];
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* i [[requisito|requisiti]] non vengono attribuiti alle diverse [[classe di esigenza|classi]] (in realtà dovrebbero essere riferiti alle [[esigenza|esigenze]], ma queste non sono state definite);
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* i [[requisito|requisiti]] non vengono attribuiti alle diverse [[classe di esigenza|classi]] (in realtà dovrebbero essere riferiti alle [[esigenza|esigenze]], ma queste non sono state definite), né agli [[elemento tecnico|elementi tecnici]] e/o [[elemento spaziale|spaziali]];
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* dando per scontato che le [[prestazione|prestazioni]] siano pari ai [[requisito|requisiti]], non vengono indicate le modalità di stima (o misura) delle stesse, e cioè non sono definite le singole [[specificazione di prestazione|specificazioni]]<ref>La norma potrebbe lasciare a intendere che queste devono essere di volta in volta determinate in funzione del singolo progetto da sviluppare. E' invece opinione del contributore che le [[specificazione di prestazione|specificazioni di prestazione]] sono legate direttamente alla [[prestazione]], e questa a sua volta al [[requisito]], che è univocamente determinato da [[UNI 8290-2:1983]]; sono invece le [[specifica di prestazione|specifiche]] a variare di volta in volta, tanto che la redazione del [[programma prestazionale]] deve considerarsi un documento di progetto a tutti gli effetti.</ref>.
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* dando per scontato che le [[prestazione|prestazioni]] siano pari ai [[requisito|requisiti]], non vengono indicate le modalità di stima (o misura) delle stesse, e cioè non sono definite le singole [[specificazione di prestazione|specificazioni]]<ref>La norma potrebbe lasciare a intendere che queste devono essere di volta in volta determinate in funzione del singolo progetto da sviluppare. E' invece opinione del contributore che le [[specificazione di prestazione|specificazioni di prestazione]], legate direttamente alla [[prestazione]], e quindi al [[requisito]] univocamente determinato da [[UNI 8290-2:1983]], possono e devono essere espresse indifferentemente dall'applicazione; sono invece le [[specifica di prestazione|specifiche]] a variare, tanto che la redazione del [[programma prestazionale]] deve considerarsi un documento di progetto a tutti gli effetti.</ref>.
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La seconda norma dell'elenco è invece sufficientemente esaustiva ed individua con precisione il [[sistema tecnologico]] e le sue componenti principali; allo stesso modo la quarta permette di disporre di uno strumento teorico efficace per [[classificazione|classificare]] gli [[agente|agenti]] ed il relativo studio degli [[effetto|effetti]] che si esercitano sull'[[organismo edilizio]] ed il suo [[sistema edilizio|approccio sistemico]].<br/>
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L'ultima, infine, oltre a definire la terminologia da adottare, articola il concetto di [[qualità edilizia|qualità]] secondo tre declinazioni principali, e cioè secondo l'aspetto [[ambientale]], [[funzionale-spaziale]] e [[tecnologico]], quest'ultimo sub-articolato in tecnico, operativo, utile e manutentivo.<br/>

Versione delle 15:46, 18 mag 2011

Approccio metodologico al processo edilizio che sviluppa le soluzioni di progetto partendo dall'analisi delle classi di esigenza e delle relative esigenze alla definizione dei requisiti e delle specificazioni di prestazione, allo scopo di valutare la qualità dell'intero intervento o di parte di esso, degli elementi tecnici e/o di quelli spaziali.

Descrizione

L'analisi esigenziale-prestazionale rappresenta la metodologia che la disciplina della Tecnologia dell'Architettura utilizza durante il processo edilizio con lo scopo di perseguire la qualità edilizia, e cioè di soddisfare i bisogni dei committenti e degli utenti dell'organismo edilizio.
Attualmente non esiste una norma tecnica che ne chiarisca i passaggi; è però possibile individuare le seguenti fasi:

  1. individuare la committenza e l'utenza dell'organismo edilizio;
  2. classificare i bisogni attraverso le classi di esigenza e le esigenze;
  3. stabilire quali parti del sistema edilizio sono atte a soddisfare le esigenze individuate, e cioè quali elementi tecnici e/o spaziali erogano le prestazioni che soddisfano le diverse esigenze opportunamente tradotte in requisiti;
  4. esprimere le prestazioni attraverso opportune specificazioni, ossia determinare attributi e/o variabili che descrivono la prestazione;
  5. individuare le specifiche di prestazione, cioè i valori soglia che attributi e/o variabili devono raggiungere per considerare soddisfatto il requisito;
  6. strutturare le diverse specificazioni in un programma prestazionale;
  7. elaborare la soluzione di progetto in funzione della sua capacità di soddisfare il programma prestazionale.

L'analisi esigenziale-prestazionale necessita quindi di diversi strumenti teorici, ed in particolare utilizza:

La normativa tecnica

Sul finire degli anni '70 sono state varate, per un periodo lungo un decennio, una serie di otto norme che, anche se non definiscono i termini generali con i quali condurre un'analisi esigenziale-prestazionale, consentono di chiarire un discreto numero di aspetti.
Ad eccezione delle prime due (UNI 7867-1:1978 e UNI 7867-4:1979, sostituite dalla unica UNI 10838:1999), tutte le norme sono attualmente in vigore, per cui restano il principale - se non l'unico - riferimento in questo campo. In particolare:

  1. la UNI 8289:1981 definisce sette classi di esigenza;
  2. la UNI 8290-1:1981 definisce il sistema tecnologico, individua classi di unità tecnologiche, unità tecnologiche e classi di elementi tecnici, ed i criteri per l'individuazione degli elementi tecnici;
  3. la UNI 8290-2:1983 definisce 63 requisiti ed i criteri di analisi;
  4. la UNI 8290-3:1987 definisce e analizza gli agenti e le azioni che in condizioni di esercizio si esercitano sul sistema edilizio;
  5. la UNI 10838:1999 stabilisce la terminologia da adottare in relazione all'utenza finale.

Le prime due norme, strettemante legate all'analisi esigenziale-prestazionale, lasciano in sospeso differenti - e non marginali - aspetti, a discapito dell'operatività dell'intero sistema, ed in particolare:

La seconda norma dell'elenco è invece sufficientemente esaustiva ed individua con precisione il sistema tecnologico e le sue componenti principali; allo stesso modo la quarta permette di disporre di uno strumento teorico efficace per classificare gli agenti ed il relativo studio degli effetti che si esercitano sull'organismo edilizio ed il suo approccio sistemico.
L'ultima, infine, oltre a definire la terminologia da adottare, articola il concetto di qualità secondo tre declinazioni principali, e cioè secondo l'aspetto ambientale, funzionale-spaziale e tecnologico, quest'ultimo sub-articolato in tecnico, operativo, utile e manutentivo.
Resta parzialmente indefinito e totalmente inarticolato, a grave discapito dell'operabilità, il sistema ambientale, che dovrebbe essere costituito dagli aspetti ambientali e funzionali-spaziali.

Voci correlate

Note

  1. La norma potrebbe lasciare a intendere che queste devono essere di volta in volta determinate in funzione del singolo progetto da sviluppare. E' invece opinione del contributore che le specificazioni di prestazione, legate direttamente alla prestazione, e quindi al requisito univocamente determinato da UNI 8290-2:1983, possono e devono essere espresse indifferentemente dall'applicazione; sono invece le specifiche a variare, tanto che la redazione del programma prestazionale deve considerarsi un documento di progetto a tutti gli effetti.
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