Utenza
Da TecnoLogica.
Insieme omogeneo di soggetti (fisici o giuridici) detti utenti (considerabile tale secondo uno o più criteri individuati dall'osservatore) che trae beneficio da un bene, a qualsiasi titolo.Definizioni
Il complesso di tutti gli utenti di un servizio, di un bene[1].
Sinonimi, acronimi, traduzioni
Sinonimi
Classe di utenti.
Descrizione
L'utenza è un gruppo (meglio, una classe) in cui è possibile riscontrare delle condizioni di omogeneità (di tipo demografico, comportamentale, fisico, sociale, economico, giuridico) che usa un bene, e cioè da esso ne trae beneficio.
Può essere necessario, nell'analisi esigenziale-prestazionale, stabilire più criteri di definizione, ottenendo così diverse classi di utenti su cui svolgere lo studio e la definizione dei requisiti.
Economia
Dalla disciplina dell'Estimo si ottengono due classi di utenza, derivanti dai concetti di valore d'uso e di valore d'opzione. Il primo è espressione dell'utilità di un bene, e cioè misura, monetizzandolo, il soddisfacimento di uno o più bisogni[2]; chi trae questo tipo di beneficio dall'impiego diretto del bene (appunto perché lo usa) valuta questa condizione nel valore d'uso reale ed è definibile come utente diretto. Nel secondo caso si annovera chi invece dimostra una disponibilità a pagare per l'esistenza ed il mantenimento di un bene anche se in realtà non lo impiega nel senso comune del termine (come avviene ad esempio per i beni storici o ambientali); questi è definibile come utente indiretto.
Diritto
La legge lega la possibilità di utilizzare un bene al concetto di diritto reale, e cioè al diritto che può esercitarsi su una cosa (dal latino res). Il diritto reale fondamentale è quello della proprietà[3] in quanto il proprietario può disporre, nei limiti della legge, dell'uso di un bene. Se il proprietario si configura nei termini di un'azienda, allora è possibile che la gestione del bene sia separata dalla proprietà, quindi gestore e proprietario possono non essere la medesima persona (fisica o giuridica). L'uso di un bene può non essere esclusivo del proprietario, che può dare a terzi il godimento dello stesso (in parte o per intero) attraverso la concessione del diritto reale di godimento, che si articola in:
- enfiteusi, dove il dominio utile del bene è trasferito all'enfiteuta o livellario, che però corrisponde un canone al proprietario[4]; l'enfiteusi è in disuso;
- diritto di superficie, dove il proprietario cede a terzi il diritto di edificare per un tempo determinato o indeterminato[5]; un esempio di diritto di superficie è rappresentato dalle parti comuni del condominio che appartiene in solido ai condomini in ragione dei millesimi posseduti;
- usufrutto, dove il proprietario cede all'usufruttuario il diritto di usare il bene per un periodo che non può eccedere la vita dell'usufruttuario stesso[6]; quest'ultimo non può trasferire la proprietà né cambiarne la destinazione;
- diritto reale d'uso dove il proprietario cede all'usuario il godimento del bene, ma quest'ultimo lo potrà fare soltanto per via diretta, e cioè non potrà cederlo o darlo in locazione[7];
- diritto reale di abitazione, che costituisce una limitazione al diritto reale d'uso perché ha per oggetto una casa ed è godibile solo dal titolare del diritto e dalla sua famiglia[8];
- servitù o servitù prediale dove su un bene sussiste "un peso imposto sopra un fondo per l'utilità di un altro fondo appartenente a diverso proprietario"[9].
Edilizia
In edilizia non viene mai definita l'utenza, anche se spesso nelle norme ci si riferisce a questo termine in modo generico o utilizzando la dicitura utenza finale. In funzione delle consuetudini in ambito tecnico è possibile proporre le seguenti classi di utenza:
- utenza finale o diretta: tutti coloro che traggono un beneficio dall'uso del bene;
- utenza potenziale: tutti coloro che potrebbero avere accesso all'uso bene nell'immediato;
- utenza futura: tutti coloro che potrebbero avere accesso all'uso del bene nel futuro;
- utenza indiretta: tutti coloro che sono disposti a sostenere una spesa per il mantenimento del bene, anche se non lo usano direttamente. Solo i beni di interesse pubblico hanno una utenza indiretta, per cui quest'ultima è costituita dalla società, che conserva nel tempo i beni attraverso la pressione fiscale.
La seguente tabella fornisce uno schema della suddivisione proposta.
Valore | Classe di utenza | Diritto reale | Utenza |
---|---|---|---|
D'uso reale |
| Di proprietà |
|
Di godimento |
| ||
D'opzione |
| Nessuno |
|
Note
- ↑ [Sabatini & Coletti, 2010.]Sabatini & Coletti (2010).
Dizionario della lingua italiana. Rizzoli Larousse. Show in Bibliography - ↑ Quello d'uso è differente dal valore di scambio che invece rappresenta la vendibilità di un bene, è cioè un compromesso tra la volontà di chi vende e di chi acquista.
- ↑ Art.832 C.c.
- ↑ Art.957 C.c.
- ↑ Art.952 C.c..
- ↑ Art.978 C.c..
- ↑ Art.1021 C.c..
- ↑ Art.1022 C.c.
- ↑ Art.1027 C.c.
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