Progettazione ambientale

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Descrizione

Può ritenersi tale quel particolare tipo di progettazione che assume tra i principali obiettivi la massimizzazione della qualità ambientale, intesa quest'ultima come l'insieme delle caratteristiche fisiche e culturali ascrivibili all'intervento edilizio ed al suo contesto.

L’approccio metodologico, nato nel mondo anglosassone negli anni ’70, aveva lo scopo di migliorare le condizioni di benessere all’interno delle costruzioni; successivamente, estendendo il concetto all’ecosistema all’interno del quale si realizza l’organismo edilizio, la PA integra e fa propria anche la salvaguardia dell'ambiente, riallacciandosi in ultima battuta alle teorie dello sviluppo sostenibile.

Il modello interpretativo considera la realtà costituita da tre sottosistemi: economico, ecologico e socioculturale. Nonostante le loro relazioni reciproche si estendono a scala globale, è possibile distinguere gruppi omogenei di scambi che avvengono su un territorio delimitato, in modo da formare unità funzionali che possono essere considerate quasi autosufficienti; un tipico esempio di queste unità, in ecologia, è l'ecosistema.
L'ambiente costruito è così un elemento del sistema con il quale impegna flussi economici, ecologici e socioculturali; la costruzione può considerarsi correttamente inserita nel contesto quando l'intero complesso di risorse resta in equilibrio, e cioè quando le risorse generate dall'ambiente costruito sono almeno pari a quelle consumate per la sua sopravvivenza.
Conseguenza implicita è che ogni intervento edilizio deve:

  • creare un indotto economico che permetta di favorire le attività esistenti e/o di crearne di nuove;
  • favorire lo scambio relazionale tra le persone, permettendo di rafforzare i legami di solidarietà esistenti e/o di crearne altri;
  • utilizzare le risorse rinnovabili del luogo ed emettere una quantità minima di rifiuti in modo da essere facilmente smalititi dall'ecosistema.

Risulta evidente quindi che la progettazione ambientale è un approccio strategico che deve applicarsi a più livelli: nella pianificazione territoriale, nella progettazione delle costruzioni, nella produzione di elementi e componenti da utilizzarsi nei processi produttivi.

Edilizia

Quando l'oggetto della progettazione ambientale è la costruzione, allora i macro-obiettivi da perseguire possono essere declinati nel modo che segue:

  • la destinazione edilizia deve prevedere delle attività in grado di sostenere economicamente l'intervento, e di coinvolgerne altre presenti sul territorio di riferimento;
  • devono essere previste delle unità ambientali aventi lo scopo di permettere l'incontro tra le persone, allo scopo di favorire gli scambi sociali, declinato secondo le abitudini e le consuetudini culturali dei gruppi di utenti a cui al costruzione è destinata;
  • gli elementi tecnici devono essere organizzati e progettati in modo da mantenere un'elevata qualità ambientale e nel contempo tali da permettere un'adeguata salvaguardia dell'ambiente.

Per poter perseguire i precedenti punti, la progettazione si articola in quattro differenti fasi:

  1. analisi del sito;
  2. metaprogetto;
  3. progetto;
  4. verifica.

Analisi del sito

È la fase principale di conoscenza dell'ambito insediativo dove deve essere realizzato l'intervento edilizio. Olre alla normale attività di ricerca e definizione di tutti gli strumenti urbanistici in vigore, l'analisi del sito prevede anche la conoscenza del tessuto economico e culturale di riferimento, e delle caratteristiche ambientali nelle quali si colloca la costruzione.
Le analisi vengono condotte a differenti scale di osservazione spaziale e raccolte in speciali elaborati che permettono una migliore leggibilità dei dati allo scopo di favorire le scelte metaprogettuali e controllare i risultati in fase di verifica.

Scala territoriale

A questa scala di osservazione vengono raccolte tutte le caratteristiche salienti del territorio di insediamento, che possono essere riportate in evidenza, utilizzando una simbologia adeguata, su una planimetria in scala 1:100000. In particolare possono essere indicati:

utilizzando differenti tratteggi:

  • la presenza di superfici lacustri;
  • l'uso a verde del suolo, distinguendo le zone boschive o incolte rispetto a quelle ad uso agricolo;
  • le zone industriali e quelle urbane;

perimetrando le aree con linee tratteggiate di colore differente:

  • parchi naturali ed aree protette;
  • parchi archeologici;

utilizzando linee continee di spessore e colore differente:

  • le linee ferroviarie, distinguendo quelle complementari (traffico locale) dalle fondamentali, individuando tra queste ultime gli eventuali tratti destinati all'alta velocità[1];
  • autostrade, strade a scorrimento veloce e strade extraurbane[2];
  • i percorsi seguiti dal trasporto pubblico su strada che collegano il luogo con i principali centri urbani limitrofi;
  • i percorsi d'acqua navigabili e non, come fiumi, torrenti, canali artificiali;

utilizzando simboli puntuali:

  • costruzioni di interesse storico e artistico (chiese, castelli, ville, edifici signorili);
  • luoghi di istruzione superiore (università, centri di ricerca, biblioteche, musei);
  • ospedali, case di cura, centri termali e di benessere;
  • grandi centri commerciali;
  • stazioni ferroviarie, caselli autostradali, porti e aeroporti[3].

(da completare)

Note

  1. Il tracciato della rete ferroviaria nazionale può essere scaricato gratuitamente dal sito della RFI.
  2. La viabilità italiana ed europea è disponibile sul Portale italiano delle infrastrutture.
  3. Gli aeroporti italiani sono disponibili sul Portale italiano delle infrastrutture.
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