Materiale metallico

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*impermeabilità all'acqua e ridotta permeabilità al vapore;
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*formazione ossidi se a contatto con l'ossigeno.
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I metalli più utilizzati in edilizia sono:
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Quando vengono utilizzati allo stato puro, i metalli vengono contraddistinti dal loro ''grado di purezza'', espresso percentualmente. Ad esempio, '''Cu al 99%''' si riferisce ad un materiale metallico costituito da rame puro al 99%, e cioè caratterizzato da una frazione pari all'1% di impurità.<br/>
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Altre volte, le ''impurità'', o comunque altri materiali, vengono aggiunti allo scopo di migliorare alcune prestazioni dei metalli originari: questi, mischiati tra loro o anche con altri elementi non metallici, danno luogo alle ''leghe'', che hanno caratteristiche anche profondamente diverse rispetto ai componenti di partenza, e vengono per questo motivo impiegate molto spesso nell'industria e nell'edilizia. Tra le leghe si hanno:
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*acciaio al carbonio (ferro e carbonio);
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*acciaio inox;
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Di solito le caratteristiche fisiche si riducono all'aumentare della temperatura; ciò permette di conformare questi materiali attraverso la [[forgiatura]], cioè riscaldandolo in una fucina - al di sotto del punto di fusione - e poi modificandone la forma per battitura con appositi martelli o per stampaggio.<br/>
Di solito le caratteristiche fisiche si riducono all'aumentare della temperatura; ciò permette di conformare questi materiali attraverso la [[forgiatura]], cioè riscaldandolo in una fucina - al di sotto del punto di fusione - e poi modificandone la forma per battitura con appositi martelli o per stampaggio.<br/>
Portando il materiale ad una temperatura tale da liquefarlo è invece possibile produrre oggetti per [[fusione]], colandolo in appositi stampi ed attendendo che si solidifichi raffreddando. Se il liquido viene iniettato a pressioni elevate (tra i 140 e i 1400 bar), allora si parla di [[pressofusione]]. In generale, la fusione restituisce oggetti più irregolari, per i quali si rende necessaria un successivo processo di finitura, ma è molto più economica della pressofusione, che invece permette di rispettare tolleranze dell'ordine del decimo di millimetro. Inoltre, la fusione consente la produzione di oggetti anche grandi, mentre la pressofusione si limita a medie e piccole dimensioni.<br/>
Portando il materiale ad una temperatura tale da liquefarlo è invece possibile produrre oggetti per [[fusione]], colandolo in appositi stampi ed attendendo che si solidifichi raffreddando. Se il liquido viene iniettato a pressioni elevate (tra i 140 e i 1400 bar), allora si parla di [[pressofusione]]. In generale, la fusione restituisce oggetti più irregolari, per i quali si rende necessaria un successivo processo di finitura, ma è molto più economica della pressofusione, che invece permette di rispettare tolleranze dell'ordine del decimo di millimetro. Inoltre, la fusione consente la produzione di oggetti anche grandi, mentre la pressofusione si limita a medie e piccole dimensioni.<br/>

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Descrizione

Tavola periodica.jpg

Si dicono metallici quei materiali costituiti principalmente da uno o più metalli, intendendo per metallo il gruppo di elementi chimici che si trovano sul lato sinistro della tavola periodica chimica.
Questi materiali, per quanto notevolmente eterogenei, hanno proprietà e caratteristiche comuni, quali:

  • densità e punto di fusione abbastanza elevati;
  • buona resistenza meccanica, duttilità e malleabilità;
  • capacità di condurre calore e elettricità;
  • elevata dilatazione termica;
  • impermeabilità all'acqua e ridotta permeabilità al vapore;
  • formazione ossidi se a contatto con l'ossigeno.

I metalli più utilizzati in edilizia sono:

  • alluminio;
  • cromo;
  • ferro;
  • piombo;
  • rame;
  • stagno;
  • tungsteno;
  • zinco.

Quando vengono utilizzati allo stato puro, i metalli vengono contraddistinti dal loro grado di purezza, espresso percentualmente. Ad esempio, Cu al 99% si riferisce ad un materiale metallico costituito da rame puro al 99%, e cioè caratterizzato da una frazione pari all'1% di impurità.
Altre volte, le impurità, o comunque altri materiali, vengono aggiunti allo scopo di migliorare alcune prestazioni dei metalli originari: questi, mischiati tra loro o anche con altri elementi non metallici, danno luogo alle leghe, che hanno caratteristiche anche profondamente diverse rispetto ai componenti di partenza, e vengono per questo motivo impiegate molto spesso nell'industria e nell'edilizia. Tra le leghe si hanno:

  • acciaio al carbonio (ferro e carbonio);
  • acciaio inox;
  • bronzo;
  • ghisa;
  • leghe di alluminio
  • ottone.

Di solito le caratteristiche fisiche si riducono all'aumentare della temperatura; ciò permette di conformare questi materiali attraverso la forgiatura, cioè riscaldandolo in una fucina - al di sotto del punto di fusione - e poi modificandone la forma per battitura con appositi martelli o per stampaggio.
Portando il materiale ad una temperatura tale da liquefarlo è invece possibile produrre oggetti per fusione, colandolo in appositi stampi ed attendendo che si solidifichi raffreddando. Se il liquido viene iniettato a pressioni elevate (tra i 140 e i 1400 bar), allora si parla di pressofusione. In generale, la fusione restituisce oggetti più irregolari, per i quali si rende necessaria un successivo processo di finitura, ma è molto più economica della pressofusione, che invece permette di rispettare tolleranze dell'ordine del decimo di millimetro. Inoltre, la fusione consente la produzione di oggetti anche grandi, mentre la pressofusione si limita a medie e piccole dimensioni.
(da completare)

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