Classe di esigenza
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Esplicitazione di bisogni dell’utenza finale tenuto conto dei vincoli che l’[[ambiente naturale]] pone all’[[ambiente costruito]]. | Esplicitazione di bisogni dell’utenza finale tenuto conto dei vincoli che l’[[ambiente naturale]] pone all’[[ambiente costruito]]. | ||
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Le classi di esigenza rappresentano il primo livello di analisi dell'[[esigenziale-prestazionale|approccio esigenziale-prestazionale]], e cioè raggruppano sia i bisogni dell'[[utenza]] che dei differenti attori coinvolti nel [[processo edilizio]]<ref name=norma/>. La normativa tecnica vigente però ha sviluppato esclusivamente le classi relative all'''utenza finale'' (che potrebbe intendersi come quella [[utenza|diretta]]) ma non esclude altri livelli di approccio al problema<ref name=norma/>.<br> | Le classi di esigenza rappresentano il primo livello di analisi dell'[[esigenziale-prestazionale|approccio esigenziale-prestazionale]], e cioè raggruppano sia i bisogni dell'[[utenza]] che dei differenti attori coinvolti nel [[processo edilizio]]<ref name=norma/>. La normativa tecnica vigente però ha sviluppato esclusivamente le classi relative all'''utenza finale'' (che potrebbe intendersi come quella [[utenza|diretta]]) ma non esclude altri livelli di approccio al problema<ref name=norma/>.<br> |
Versione attuale delle 06:45, 7 ott 2023
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Definizioni
Esplicitazione di bisogni dell’utenza finale tenuto conto dei vincoli che l’ambiente naturale pone all’ambiente costruito. La loro individuazione passa attraverso l’analisi dei bisogni da soddisfare confrontati con fattori di tipo ambientale, culturale ed economico[1].
Descrizione
Le classi di esigenza rappresentano il primo livello di analisi dell'approccio esigenziale-prestazionale, e cioè raggruppano sia i bisogni dell'utenza che dei differenti attori coinvolti nel processo edilizio[1]. La normativa tecnica vigente però ha sviluppato esclusivamente le classi relative all'utenza finale (che potrebbe intendersi come quella diretta) ma non esclude altri livelli di approccio al problema[1].
Di certo, parlando esplicitamente di processo edilizio, la norma limita l'uso delle classi di esigenza alla sola edilizia, anche se concettualmente queste potrebbero essere individuate anche nella progettazione di tipo urbanistico e/o nel design.
L'ambiguità interpretativa della UNI 8289 quando utilizza il termine utenza finale ed il concetto di livello diverso di approccio al processo edilizio non permettono di individuare un vero rigore formale nella definizione delle classi, che sembrano comunque porsi a cavallo tra i bisogni degli utenti diretti, dei gestori e dei progettisti.
Ciò è più evidente nella UNI 11277 che, oltre ad ampliare il numero di classi, individua le singole esigenze in funzione delle diverse fasi della produzione edilizia, cosa che non interessa se non in modo marginale l'utenza finale mentre è particolarmente importante nella fase di progettazione.
Le classi di esigenza individuate esplicitamente dalla norma sono:
- Sicurezza;
- Benessere, igiene e salute dell'utenza[2];
- Fruibilità;
- Aspetto;
- Gestione;
- Integrabilità;
- Salvaguardia dell'ambiente[3];
- Utilizzo razionale delle risorse[4].
Ogni classe è poi suscettibile di essere divisa nelle diverse esigenze, che esplicitano un bisogno particolare che deve essere assolto dal sistema edilizio o da una parte di esso.
Criticità e integrazioni
Il paragrafo deve intendersi come contributo originale dell'autore
Allo scopo di armonizzare le norme UNI 8289:1981 e UNI 11277:2007, si riporta di seguito uno schema delle classi di esigenza nel quale l'utilizzo razionale delle risorse è stato considerato come già appartenente alla classe salvaguardia dell'ambiente, riducendo cioè il numero e il tipo di classi a quelle della UNI 8289. Queste sono state successivamente articolate in singole esigenze, attingendo ad alcune classificazioni presenti in letteratura, ma adattandole all'analisi esigenziale-prestazionale:
Classe di esigenza | Definizione | Descrizione | Esigenze |
---|---|---|---|
Sicurezza | Insieme delle condizioni relative alla incolumità degli utenti, nonché alla difesa e prevenzione di danni in dipendenza da fattori accidentali, nell'esercizio del sistema edilizio | Capacità del subsistema tecnologico o di sue parti a non danneggiarsi nelle condizioni di esercizio o a causa di fattori accidentali statisticamente prevedibili |
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Benessere | Insieme delle condizioni relative a stati del sistema edilizio adeguati alla vita, alla salute ed allo svolgimento delle attività degli utenti | Capacità del subsistema ambientale o di sue parti a sviluppare stati in grado di favorire lo svolgimento delle azioni da parte degli utenti e a impedire rischi per la loro salute | |
Fruibilità | Insieme delle condizioni relative all'attitudine del sistema edilizio ad essere adeguatamente usato dagli utenti nello svolgimento delle attività | Capacità del sistema edilizio a favorire l'uso delle sue parti |
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Aspetto | Insieme delle condizioni relative alla fruizione percettiva del sistema edilizio da parte degli utenti | da definire |
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Gestione | Insieme delle condizioni relative all'economia di esercizio del sistema edilizio | Capacità del sistema edilizio o di sue parti di facilitare le operazioni relative al suo ciclo di vita, dalla realizzazione alla dismissione |
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Integrabilità | Insieme delle condizioni relative all'attitudine delle unità e degli elementi del sistema edilizio a connettersi funzionalmente tra di loro | Capacità del sistema edilizio o di sue parti di facilitare le operazioni relative al suo adattamento alle nuove necessità che dovessero sorgere durante il suo impiego |
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Salvaguardia dell'ambiente | Insieme delle condizioni relative al mantenimento e miglioramento degli stati dei sovrasistemi di cui il sistema edilizio fa parte | Capacità del sistema edilizio di ridurre il consumo di risorse e la produzione di rifiuti, ed a favorire la protezione dei sovrasistemi naturali e socioculturali |
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Voci correlate
Note
- ↑ 1,0 1,1 1,2 UNI 8289:1981.
- ↑ Come modificata nella denominazione e nella definizione dalla UNI 11277:2008.
- ↑ Come modificata nella definizione dalla UNI 11277:2008.
- ↑ Introdotta dalla UNI 11277:2008.
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