Ambiente
Da TecnoLogica.
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Definizioni
Spazio che circonda una cosa o una persona e in cui questa si muove o vive […]. Per estens. […], vano, stanza, locale di un edificio o anche isolato[1].
Spazio di volume determinato, interamente separato dall'ambiente esterno o da altria ambienti attigui mediante pareti, solai, ecc.[2].
Descrizione
Porzione di spazio geometricamente definito all'interno del quale sussistono condizioni di omogeneità; queste possono essere ricondotte alla funzione che assolve, alla forma, alle caratteristiche fisiche che vi si riscontrano, all'uso che se ne fa.
Nella cultura tecnologica, i criteri di individuazione degli ambienti possono essere sostanzialmente due: quello funzionale-spaziale e quello ambientale.
Una prima grande suddivisione di tipo funzionale è la distinzione tra ambiente naturale e ambiente antropizzato, dove il primo non ha subìto l'intervento diretto dell'uomo mentre il secondo sì.
Ambiente costruito
A volte l'ambiente antropizzato è anche impropriamente detto ambiente costruito perché la traccia più evidente dell'antropizzazione dell'uomo è la presenza di costruzioni; a rigore invece è costruito solo quella parte di ambiente antropizzato occupato dalle costruzioni (ad es. una campagna coltivata è un a. antropizzato ma non costruito).
Negli ambienti costruiti possono poi sussistere altre suddivisioni:
- ambienti scoperti;
- ambienti coperti;
- ambienti aperti;
- ambienti chiusi;
- ambienti esterni;
- ambienti interni.
Gli ambienti scoperti sono a diretto contatto con la volta celeste, e quindi soggetti alle condizioni meteorologiche; al contrario, gli ambienti coperti hanno almeno un elemento che si frappone tra essi ed il cielo. Se questo elemento è unico, cioè non si trova al di sopra di esso un alto ambiente coperto, allora viene detto copertura; in caso contrario, viene detto partizione interna orizzontale.
Gli ambienti aperti sono caratterizzati dall'assenza di elementi sul perimetro che fisicamente li separano dagli ambienti confinanti, permettendo a cose e persone di entrarvi senza impedimenti.
Gli ambienti chiusi sono caratterizzati dalla presenza lungo tutto il loro perimetro di elementi che li separano dagli ambienti confinanti, impedendo il libero accesso a cose e persone. Se gli elementi separano l'ambiente chiuso da quello esterno, allora si dicono chiusure verticali; in caso contrario, prendono il nome di partizioni interne verticali. Negli ambienti chiusi, gli elementi che li delimitano impediscono anche il libero passaggio di aria e di luce dall'esterno all'interno, in quanto questo è regolato dalla presenza di infissi, la cui apertura/chiusura, forma e posizione influenza i flussi in ingresso ed in uscita.
Un ambiente in cui il perimetro è delimitato da inferriate, balaustre, cancelli e simili, deve essere considerato aperto, in quanto non è possibile con questi elementi regolare la quantità di luce ed aria che vi penetra all'interno. Tali ambienti dovrebbero quindi essere denominati come aperti e recintati.
Ogni ambiente quindi può essere caratterizzato dalla sua scopertura/copertura e apertura/chiusura. In particolare si dice:
- ambiente esterno un ambiente contemporaneamente aperto e scoperto;
- ambiente interno un ambiente contemporaneamente chiuso e coperto.
Sono naturalmente possibili anche ambienti aperti e coperti, come nel caso dei balconi, e ambienti chiusi e scoperti, come avviene per i cortili interni.
Voci correlate
Note
- ↑ Voce ambiente del Vocabolario on line Treccani.
- ↑ UNI 10375:1995.
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