Benessere
Da TecnoLogica.
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Disponendo di due definizioni di benessere, occorre stabilire a quale fare riferimento all'interno dell'analisi [[esigenziale-prestazionale]]; a ben vedere, la [[UNI 11277:2008]] pone l'accento, distinguendole in modo esplicito, sulle condizioni che favoriscono o ostacolano le azioni dell'utente (che chiama ''benessere'') da quelle che possono danneggiarne la salute (che invece indica come ''igiene e salute''). Tale distinsione, anche se meno marcata, appare anche nella definizione della [[UNI 8289:1981]], per cui si ritiene qui, per omogeneità di notazione, utilizzare la dicitura della UNI 8289, ereditando la distinsione della UNI 11277 nella definizione ed organizzazione delle singole esigenze.<br/> | Disponendo di due definizioni di benessere, occorre stabilire a quale fare riferimento all'interno dell'analisi [[esigenziale-prestazionale]]; a ben vedere, la [[UNI 11277:2008]] pone l'accento, distinguendole in modo esplicito, sulle condizioni che favoriscono o ostacolano le azioni dell'utente (che chiama ''benessere'') da quelle che possono danneggiarne la salute (che invece indica come ''igiene e salute''). Tale distinsione, anche se meno marcata, appare anche nella definizione della [[UNI 8289:1981]], per cui si ritiene qui, per omogeneità di notazione, utilizzare la dicitura della UNI 8289, ereditando la distinsione della UNI 11277 nella definizione ed organizzazione delle singole esigenze.<br/> | ||
Ciò premesso, si indicherà con il termine [[comfort]]<ref>Il corrispondente italiano ''conforto'' è troppo desueto per poter essere adottato.</ref> la condizione di soddisfacimento dell'[[utente]] nei confronti dell'ambiente, mentre con il termine di [[salubribrità]] o [[igienicità]] si indicherà l'assenza di condizioni tali da arrecare danno alla [[salute]]. Altresì è facilmente comprensibile che questa distinzione è solo teorica, perché un elevato discomfort corrisponde ad una situazione di potenziale pericolo e di insalubrità.<br/> | Ciò premesso, si indicherà con il termine [[comfort]]<ref>Il corrispondente italiano ''conforto'' è troppo desueto per poter essere adottato.</ref> la condizione di soddisfacimento dell'[[utente]] nei confronti dell'ambiente, mentre con il termine di [[salubribrità]] o [[igienicità]] si indicherà l'assenza di condizioni tali da arrecare danno alla [[salute]]. Altresì è facilmente comprensibile che questa distinzione è solo teorica, perché un elevato discomfort corrisponde ad una situazione di potenziale pericolo e di insalubrità.<br/> |
Versione delle 18:59, 6 nov 2011
Sensazione umana di stare bene, legata ad uno "stato di salute, di forze fisiche e morali[1]".
Definizioni
Insieme delle condizioni relative a stati del sistema edilizio adeguati alla vita, alla salute ed allo svolgimento delle attività degli utenti.[2]
~, igiene e salute dell'utente
Insieme delle condizioni relative a stati del sistema edilizio adeguati alla vita, allo svolgimento delle attività, all'incolumità e alla salute degli utenti.
Le condizioni di benessere fanno riferimento alla percezione sensoriale positiva dell'ambiente da parte dell'utente.
Le condizioni di igiene e salute fanno riferimento all'assenza di condizioni patogene e all'incolumità degli utenti, in relazione anche all'emissione di gas tossici, presenza nell'aria di particelle o gas pericolosi, emissione di radiazioni pericolose, inquinamento o tossicità dell'acqua o del suolo, difetti nell'eliminazione delle acque di scarico, dei fiumi e dei rifiuti solidi o liquidi, formazioni di umidità su pareti o parti d'opera.[3]
Descrizione
Il b. è una condizione complessa di equilibrio tra lo stato fisico e mentale derivante da una buona salute psicofisica e la percezione di
un ambiente favorevole allo svolgimento delle attività in cui una persona è impegnata.
Ne consegue che il b. è una qualità delle persone e non degli ambienti; questi ultimi possono, al massimo, fornire delle condizioni idonee alla permanenza degli utenti.
Naturalmente il b. è uno dei bisogni fondamentali nell'esistenza dell'uomo, e la sua ricerca attraverso la creazione artificiale di stati fisici in grado di favorirlo è una delle principali funzioni che egli attribuisce all'ambiente costruito. Un organismo edilizio soddisfa quindi tale bisogno quando il suo subsistema ambientale o sue parti sono capaci di sviluppare stati in grado di favorire lo svolgimento delle azioni da parte degli utenti e a impedire rischi per la loro salute.
In quanto bisogno dell'utenza, il benessere è una delle sette classi di esigenza introdotte dalla UNI 8289:1981; questa viene ampliata nel nome e nella definizione dalla UNI 11277:2008, che separa il concetto di benessere da quello di igiene e salute, indicando nel primo la "percezione sensoriale positiva dell'ambiente", mentre nella seconda si individua "l'assenza di condizioni patogene". Inoltre, la UNI 11277 elenca anche le esigenze che compongono la classe, che sono:
- Benessere termico negli spazi esterni;
- Benessere termico negli spazi interni;
- Benessere visivo negli spazi esterni;
- Benessere visivo negli spazi interni;
- Benessere acustico degli spazi esterni;
- Benessere acustico degli spazi interni;
- Condizioni d'igiene ambientale connesse con le variazioni del campo elettromagnetico da fonti artificiali;
- Condizioni d'igiene ambientale connesse con l'esposizione ad inquinanti dell'aria interna.
Purtroppo per nessuna di esse la norma fornisce una definizione, anche se il significato è intuitivamente evidente.
Criticità e integrazioni
Il paragrafo deve intendersi come contributo originale dell'autore
Disponendo di due definizioni di benessere, occorre stabilire a quale fare riferimento all'interno dell'analisi esigenziale-prestazionale; a ben vedere, la UNI 11277:2008 pone l'accento, distinguendole in modo esplicito, sulle condizioni che favoriscono o ostacolano le azioni dell'utente (che chiama benessere) da quelle che possono danneggiarne la salute (che invece indica come igiene e salute). Tale distinsione, anche se meno marcata, appare anche nella definizione della UNI 8289:1981, per cui si ritiene qui, per omogeneità di notazione, utilizzare la dicitura della UNI 8289, ereditando la distinsione della UNI 11277 nella definizione ed organizzazione delle singole esigenze.
Ciò premesso, si indicherà con il termine comfort[4] la condizione di soddisfacimento dell'utente nei confronti dell'ambiente, mentre con il termine di salubribrità o igienicità si indicherà l'assenza di condizioni tali da arrecare danno alla salute. Altresì è facilmente comprensibile che questa distinzione è solo teorica, perché un elevato discomfort corrisponde ad una situazione di potenziale pericolo e di insalubrità.
Secondo tale schema, la classe benessere si articola nelle esigenze:
obiettivo | esigenza | senso o sistema | requisiti |
---|---|---|---|
Favorire il comfort e cioè lo svolgimento delle azioni da parte dell'utente | Comfort termico | sistema termoregolatorio | |
Comfrort visivo | senso della vista | ||
Comfort uditivo | senso dell'udito | ||
Comfort posturale | sistema muscolare e scheletrico | ||
Impedire rischi per la salute degli utenti | Salubrità dell'aria | sistema respiratorio | |
Igienicità degli ambienti | sistema immunitario |
Voci correlate
Note
- ↑ Voce benessere del Vocabolaio on line Treccani.
- ↑ UNI 8289:1981
- ↑ UNI 11277:2008
- ↑ Il corrispondente italiano conforto è troppo desueto per poter essere adottato.
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