Vernice antiruggine

Da TecnoLogica.

Descrizione

Vernice liquida o in gel avente almeno uno dei seguenti scopi:

  • bloccare il processo di corrosione del ferro o dell'acciaio al carbonio;
  • proteggere dalla corrosione la superficie di manufatti in ferro o in acciaio al carbonio.

Nel primo caso occorre parlare più propriamente di convertitore di ruggine, cioè di una sostanza chimica che trasforma l'ossido di ferro in ferro metallico passivato. Una delle sostanze passivanti utilizzate per il ferro e i materiali ferrosi è l'acido nitrico concentrato, che rende il ferro stesso inattaccabile alla corrosione degli acidi diluiti. Il prodotto di solito agisce nell'arco di 24 ore. Alcuni ritengono che le vernici passivanti sono sufficienti a garantire la protezione alla corrosione, principalmente per ossidazione all'aria, e non necessitano di alcun passaggio successivo; altri sono invece dell'idea che un trattamento cautelativo con una vernice protettiva sia comunque necessario.
Nel secondo caso, la vernice è composta principalmente da un ossido, di piombo (vernice al minio di piombo) o di ferro (vernice all'ossido di ferro), che crea una pellicola protettiva sulla superficie. A causa della tossicità, al minio è stato progressivamente preferito l'ossido di ferro.
La scelta tra il tradizionale smalto ed il gel deve collegarsi al fatto che quest'ultimo, notevolmente più viscoso, tende a colare meno e quindi a sporcare meno le superfici limitrofe all'area di lavorazione.
Spesso numerosi produttori tendono a vendere vernici "all-in-one", cioè in grado di assicurare la conversione della ruggine, la protezione antiruggine e la verniciatura a colore del manufatto in ferro.
Il trattamento di un metallo con prodotto antiruggine segue le seguenti fasi:

  1. pulizia del pezzo con sgrassatore ed eventuale spazzolatura per eliminare infiorescenze di ruggine qualora presenti;
  2. eventuale rimozione della ruggine in pezzi con spazzola in ferro fino alla messa a vivo del materiale non corroso se si tratta del ripristino di un metallo già attaccato dall'ossido;
  3. eventuale verniciatura con convertitore di ruggine/passivante se si tratta del ripristino di un metallo già attaccato dall'ossido;
  4. verniciatura antiruggine con ossido di ferro o di piombo;
  5. pitturazione a due mani a coprire del manufatto in ferro.

La verniciatura antiruggine non deve essere applicata su manufatti zincati o anodizzati perché già protetti dalla corrosione.

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