Solaio

Da TecnoLogica.

(Differenze fra le revisioni)
Riga 39: Riga 39:
*''tavolato'' se in legno;
*''tavolato'' se in legno;
*''pianellato'' se in pianelle di laterizio;
*''pianellato'' se in pianelle di laterizio;
-
alcune volte tra i travetti viene realizzata una vera e propria volta in laterizio detta ''volterrana'', non particolarmente diffusi, e comunque appartenenti alla tradizione costruttiva del passato.
+
alcune volte tra i travetti viene realizzata una vera e propria volta in laterizio detta ''volterrana'', non particolarmente diffusi, e comunque appartenenti alla tradizione costruttiva del passato.<br/>
-
+
Di solito i travetti sono orditi in un'unica direzione (''solai a semplice orditura''); più raramente sono realizzati con travetti in due direzioni differenti, che si intersecano ad angolo retto (''solai a doppia orditura'').
==Voci correlate==
==Voci correlate==
*[[Partizione esterna]]
*[[Partizione esterna]]

Versione delle 16:55, 2 lug 2014

Definizioni

Struttura di un edificio che divide un piano dall'altro, facendo da copertura per il piano sottostante e da base per quello soprastante[1].
Struttura piana orizzontale che forma la copertura e soprattutto il sostegno dei piani intermedi degli edifici[2].

Descrizione

Parte della costruzione in grado di assolvere a due funzioni principali:

Per tale motivo, il solaio ha una geometria simile ad una superficie piana, con giacitura approssimabile ad un piano orizzontale ed uno spessore pressoché costante. Elementi curvi, che si discostano da questo andamento, sono di solito designati con nomi diversi: falde, volte, gusci, tensostrutture, ecc.

Con riferimento alla scomposizione tecnologica, ed in funzione del suo compito architettonico all'interno della costruzione, i solai possono essere:

  1. solai interni se separano due ambienti interni; in tal caso appartengono all'unità tecnologica delle partizioni interne orizzontali;
  2. solai a terra se separano la costruzione dal terreno; in questo caso appartengono all'unità tecnologica delle chiusure orizzontali inferiori;
  3. solai su spazi aperti se separano un ambiente interno da uno esterno (si escludono quindi logge e balconi); i solai appartengono all'UT delle chiusure orizzontali su spazi aperti;
  4. solai di copertura se separano un ambiente interno dalla volta celeste (si escludono quindi i tetti a falde); in questo caso appartengono all'unità tecnologica delle chisure superiori.

Dal punto di vista strutturale, sempre in riferimento al sistema tecnologico, un solaio appartiene all'unità tecnologica delle strutture in elevazione orizzontali; se ha il compito di trasferire il carico al terreno, allora si parla più propriamente di platee.

Un solaio può quindi essere suddiviso in tre parti fondamentali:

  1. una parte al rustico, coincidente con la parte strutturale, che nel Piano di classificazione SfB, alla Tavola 1 viene individuato con il codice 23 per i solai interni, e con il codice 27 per le coperture;
  2. una parte di completamento, dove alla struttura resistente vengono aggiunti altri elementi (il massetto, strati isolanti, ecc.), in grado di assolvere funzioni diverse da quella portante, che sono distinte dai codici 33 (solai interni), 35 (controsoffitti) e 37 (coperture) nella suddetta Tavola 1;
  3. una parte di finitura, dove si aggiungono gli ultimi elementi che conferiranno al solaio il suo aspetto definitivo, denotati con i codici 43 (solai interni), 45 (soffitti) e 47 (coperture).

Opera al rustico

La parte al rustico del solaio, che ne costituisce la struttura meccanicamente resistente, può essere realizzata in molti modi.
Dal punto di vista della tecnica costruttiva, possono distinguersi principalmente:

Dal punto di vista del comportamento strutturale invece si evidenziano due tipi diversi:

  • solai monolitici;
  • solai a travetti.

I solai monolitici sono caratterizzati da un'unica piastra di spessore costante che assorbe le sollecitazioni meccaniche. Di solito, i solai monolitici sono realizzati in calcestruzzo armato creando un solettone uniformemente resistente; è anche possibile - per solai di ridotte dimensioni - creare una piastra in acciaio. Alcune volte la piastra può presentare degli irrigidimenti in una o due direzioni: in questo caso si parla di solai nervati ad unica orditura o, se le nervature sono disposte su linee tra loro perpendicolari, a doppia orditura.
Molto meno diffusi sono i solai monolitici in legno composti da assi resi solidali tra loro attraverso chiodature.
I solai monolitici hanno il pregio di essere uniformemente resistenti, cioè di non avere punti di maggiore debolezza strutturale, ma sono anche molto pesanti a causa della quantità di materiale che viene impiegata per realizzarli.

I solai a travetti sono invece caratterizzati da una serie di travi di piccole dimensioni (da cui il termine travetto) posti parallelamente tra loro e con un interasse modesto (da 50 cm per il calcestruzzo armato a 90 cm per i solai in acciaio e tavelle, fino a 160÷180 cm per solai in acciaio con lamiera grecata), che sorreggono un piano orizzontale realizzato in differenti modalità, e detto:

  • soletta se costruito in calcestruzzo armato;
  • tavolato se in legno;
  • pianellato se in pianelle di laterizio;

alcune volte tra i travetti viene realizzata una vera e propria volta in laterizio detta volterrana, non particolarmente diffusi, e comunque appartenenti alla tradizione costruttiva del passato.
Di solito i travetti sono orditi in un'unica direzione (solai a semplice orditura); più raramente sono realizzati con travetti in due direzioni differenti, che si intersecano ad angolo retto (solai a doppia orditura).

Voci correlate

Note

  1. [Sabatini & Coletti, 2010.]Sabatini & Coletti (2010).
    Dizionario della lingua italiana. Rizzoli Larousse. Show in Bibliography
  2. Voce solaio dell'Enciclopedia on line Treccani.


La consultazione di TecnoLogica è preordinata alla lettura delle avvertenze

Ogni contributore è responsabile dei propri inserimenti.
Il progetto è opera di Luca Buoninconti © 2011-2024.

Strumenti personali