Spazio vettoriale

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<math> \mathcal {h} : \mathbb{R}^2 \leftrightarrow \mathcal{V}_2 </math>    .
<math> \mathcal {h} : \mathbb{R}^2 \leftrightarrow \mathcal{V}_2 </math>    .
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Per stabilire tale legame, occorre introdurre tre concetti fondamentali per la definizione dello '''spazio vettoriale''', ed in particolare:
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# introdurre la '''base vettoriale''';
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# definire l'operazione di '''prodotto per uno scalare''';
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# precisare l'operazione di '''somma vettoriale'''.
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La '''base vettoriale''' è l'equivalente del sistema di assi cartesiani nella geometria analitica: si tratta di stabilire nel piano <math> \mathbb{S}^2 </math> una coppia di vettori (per comodità ortogonali tra loro) applicati in un punto origine 0 ed avente lunghezza unitaria, e che per tale ultimo motivo sono detti '''versori'''.<br/>
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In generale quindi un ''versore'' è un vettore unitario, e si indica genericamente con <math> \hat{\mathbf{e}}_n </math>; una coppia di versori non paralleli aventi origine in comune si dice ''base vettoriale''; infine, una coppia di versori aventi origine in comune e tra loro perpendicolari prende il nome di ''base ortonormale''.<br/>
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Le basi ortonormali, collineari agli assi ''x''<sub>1</sub> e ''x''<sub>2</sub> e con i quali condividono la medesima origine 0, vengono indicati come <math> \hat{\mathbf{e}}_1 </math> e <math> \hat{\mathbf{e}}_2 </math>.
(''Da completare'')
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Versione delle 10:01, 7 mar 2017

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Struttura algebrica costituita da un campo, il cui insieme di sostegno viene detto insieme degli scalari, un insieme di elementi detti vettori, e due operazioni dette prodotto per uno scalare e somma vettoriale.

Descrizione

Piano-vettori.jpg

Sia dato uno spazio piano nel quale 0 x1 x2 è un sistema di riferimento cartesiano, che per semplicità considereremo ortogonale: come è noto, ad ogni punto P corrisponde una ed una sola coppia di valori (xP1, xP2) e, viceversa, ad ogni coppia di numeri reali (xP1, xP2) corrisponde uno ed un solo punto P del piano.
In termini formali, il sistema di assi permette di costruire una relazione biunivoca tra i punti del piano e le coppie di numeri reali, e cioè:

LaTeX:  \mathcal {f} : \mathbb{S}^2 \leftrightarrow \mathbb{R}^2 ,

dove per LaTeX:  \mathbb{S}^2 si intende l'insieme dei punti del piano e per LaTeX:  \mathbb{R}^2 il prodotto cartesiano dell'insieme dei numeri reali per sé stesso.
Allo stesso modo, ad ogni punto P è possibile far corrispondere un vettore applicato nell'origine 0, detto LaTeX:  \overrightarrow{0P}, e cioè un segmento orientato da 0 a P rappresentabile come una freccia avente punta in P.
È evidente che è possibile costruire una relazione biunivoca tra tutti i punti e tutti i vettori del piano perché ad ogni punto corrisponderà uno ed un solo vettore, e viceversa. In termini formali, sarà:

LaTeX:  \mathcal {g} : \mathbb{S}^2 \leftrightarrow \mathcal{V}_2 ,

dove LaTeX:   \mathcal{V}_2 rappresenta l'insieme di tutti i vettori piani.
Ne consegue quindi che, stabilito un sistema di riferimento, deve sussistere una relazione biunivoca tra tutte coppie di numeri reali e tutti i vettori piani applicati all'origine degli assi, cioè:

LaTeX:  \mathcal {h} : \mathbb{R}^2 \leftrightarrow \mathcal{V}_2 .

Per stabilire tale legame, occorre introdurre tre concetti fondamentali per la definizione dello spazio vettoriale, ed in particolare:

  1. introdurre la base vettoriale;
  2. definire l'operazione di prodotto per uno scalare;
  3. precisare l'operazione di somma vettoriale.

La base vettoriale è l'equivalente del sistema di assi cartesiani nella geometria analitica: si tratta di stabilire nel piano LaTeX:  \mathbb{S}^2 una coppia di vettori (per comodità ortogonali tra loro) applicati in un punto origine 0 ed avente lunghezza unitaria, e che per tale ultimo motivo sono detti versori.
In generale quindi un versore è un vettore unitario, e si indica genericamente con LaTeX:  \hat{\mathbf{e}}_n ; una coppia di versori non paralleli aventi origine in comune si dice base vettoriale; infine, una coppia di versori aventi origine in comune e tra loro perpendicolari prende il nome di base ortonormale.
Le basi ortonormali, collineari agli assi x1 e x2 e con i quali condividono la medesima origine 0, vengono indicati come LaTeX:  \hat{\mathbf{e}}_1 e LaTeX:  \hat{\mathbf{e}}_2 .

(Da completare)

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