Tempio greco

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Descrizione

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Tra tutte, il tempio è certamente la costruzione più rappresentativa dell'arte e della cultura greca.
Il suo elemento principale è il nàos (la cella), una stanza rettangolare con un'unica porta in direzione est e priva di finestre, all'interno della quale potevano accedere solo i sacerdoti o le sacerdotesse per celebrare i riti della loro religione; qui si trovavano la statua della divinità alla quale l'edificio era dedicato, ed un braciere dove un fuoco ardeva perennemente, sia di giorno che di notte.
Al di sopra veniva realizzato un tetto spiovente, che sporgeva dal lato dell'entrata, dove una serie di colonne formava con esso uno spazio porticato.

Ricostruzione del Partenone

Le colonne utilizzate sono sempre di numero pari, da un minimo di quattro ad un massimo di otto elementi; in particolare il tempio si dice:

  • tetrastìlo se ha 4 colonne (tetra = quattro, stilo = colonna);
  • esastìlo se ha 6 colonne (esa = sei);
  • octastìlo se ha 8 colonne (octa = otto).

Il tempio non poggiava direttamente sul terreno ma su una base di pietra, detta stilobate.

Molte costruzioni presentavano un ambiente di passaggio davanti al nàos, una sorta di ingresso posto prima di poter accedere alla cella; tale elemento prende il nome di prònaos, che letteralmente significa davanti al nàos. Allo stesso modo, alcuni templi erano forniti anche di una stanza posta "alle spalle" della cella, detta opistòdomos, la cui traduzione è dietro la stanza. Se il tempio era composto fornito di opistòdomos, allora aveva anche un doppio porticato: ad est, dove si trovava l'ingresso al prònaos, e ad ovest dove si collocava l'accesso all'opistòdomos.

Paestum, vista dall'alto
Paestum, Tempio di Hera

Gli edifici più maestosi ed importanti presentavano colonne su tutti e quattro i lati, seguendo una semplice regola: il numero di elementi sul lato lungo era pari al doppio di quelli sul lato corto più una unità. Tali templi, detti perìpteri quindi:

  • se erano tetrastìli, avevano 4 colonne sul lato breve e 9 su quello lungo;
  • se erano esastìli, avevano 6 colonne sul lato breve e 13 su quello lungo;
  • se erano octastìli, avevano 8 colonne sul lato breve e 17 su quello lungo.


I templi erano tutti riccamente decorati: nello spazio triangolare delimitato dal tetto sulle facciate principali, detto frontone, venivano collocate delle statue a ricordare le gesta della divinità a cui il tempio era dedicato; al di sopra dell'architrave venivano invece realizzati dei rilievi a tema.

Valle dei Templi, Agrigento

Tutto l'apparato decorativo era reso ancora più evidente da una colorazione brillante, che prediligeva i toni del rosso e del blu. Oggi tutto ciò è scomparso, e le costruzioni hanno perso qualunque traccia di colorazione.

I principali templi della Grecia sono:

  • il Partenone, che si trova sulla'Acropoli di Atene ed è certamente il più importante e rappresentativo tempio dell'antichità;
  • il complesso di templi che si trova a Paestum, in provincia di Salerno;
  • la Valle dei Templi ad Agrigento.

Tutte le parti della costruzione erano soggette a regole di proporzione: in particolare, colonne, architrave ed insieme di decorazioni a rilievo seguivano degli stili ben definiti, che hanno preso il nome di Ordini architettonici greci.


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