Riquadro delle iscrizioni

Da TecnoLogica.

Consulta TecnoLogica solo dopo aver letto le avvertenze!
logo Questa pagina contiene elementi frutto di una o più ricerche originali dei contributori, che nel testo sono però opportunamente evidenziate. Nella sua consultazione, quindi, devi fare particolare attenzione a tutte le indicazioni e le note bibliografiche in esso contenute.

Se sei giunto qui da un'altra pagina per errore, per favore torna indietro e correggi il collegamento.

logo Questa pagina contiene uno o più tools gratuiti sviluppati dal compilatore di TecnoLogica. Prima di utilizzarli consulta le avvertenze.

Con questi tools potrai eseguire rapidamente le valutazioni ed i calcoli contenuti nella pagina.
I tools sono frutto della ricerca originale del compilatore; devono considerarsi sperimentali e non possono sostituire i softwares necessari allo svolgimento di incarichi professionali.
Se sei giunto qui da un'altra pagina per errore, per favore torna indietro e correggi il collegamento.

Definizioni

Per riquadro delle iscrizioni si intende la zona del foglio per disegno tecnico graficamente strutturata e predisposta per contenere le informazioni relative alla identificazione, interpretazione e gestione del disegno[1].

Sinonimi, acronimi, traduzioni

Sinonimi

Cartiglio (imp.).

Descrizione

Il riquadro delle iscrizioni è quella parte del disegno tecnico che racchiude le principali informazioni necessarie alla individuazione, catalogazione, interpretazione e gestione del documento grafico; è di forma rettangolare con una larghezza di 190 mm (per fogli con squadratura avente un margine di 10 mm) o di 175 mm (per margini di 20 mm) ed un'altezza massima di 148.5 mm, e si posiziona nell'angolo in basso a destra in modo da restare visibile anche quando il foglio viene piegato per essere ridotto ad un formato A4. In particolare, il bordo del riquadro deve coincidere con quello della squadratura.

Riquadro iscrizioni zone.png

Non sono previste prescrizioni relative alla modalità con la quale posizionare le differenti informazioni all'interno del riquadro, ma per questioni di accessibilità visiva occorre posizionare le principali informazioni presso il bordo inferiore in modo che, una volta ripiegati i fogli e sistemati in catasta, sia più facile accedervi. Per questo motivo la norma prevede di suddividere il riquadro in due parti: una zona principale posizionata in basso, ed una zona aggiuntiva immediatamente al di sopra.
Nella zona principale vengono posti, partendo dal basso verso l'alto:

  • il codice del documento, posto a destra a contatto con la squadratura;
  • la ragione sociale del progettista, o del capogruppo progettista, posta a sinistra a contatto con la parte bassa della squadratura;
  • il titolo del documento, immediatamente sopra il codice della tavola;
  • le firme di asseverazione dei responsabili;
  • le indicazioni delle tolleranze geometriche adottate;
  • la scala metrica, o le scale metriche, adottate nel disegno;
  • il metodo di proiezione ortogonale adottato (metodo europeo, metodo delle frecce o metodo americano).

Nella zona aggiuntiva vanno inserite le informazioni accessorie che, a seconda delle necessità, possono utilmente aiutare nella lettura del documento, quali:

  • una tabella riportante le modifiche e sostituzioni che il documento ha subito nel corso del tempo;
  • altre informazioni accessorie, attribuibili alla generalità dei disegni, che ogni azienda può strutturare a proprio piacimento;
  • una tabella riportante i principali materiali e/o componenti riportati nel documento[2].

Criticità e integrazioni

Il paragrafo deve intendersi come contributo originale dell'autore

Riquadro iscrizioni esempio.png

In funzione delle indicazioni date dalla norma e dalle necessità tipiche del progetto edilizio, si è elaborato un riquadro delle iscrizioni da utilizzarsi nei documenti grafici da produrre nei diversi livelli di progettazione.
La dimensione è di 175 x 106.5 mm, quindi rispetta le dimensioni prescritte per i documenti con margine di 20 mm, ma può anche essere utilizzata per formati che prevedono un margine di 10 mm. Superiormente è previsto un ulteriore riquadro, che può essere eliminato, per inserire una pianta chiave e cioè un riferimento planimetrico; questo porta l'altezza totale a 267 mm, ancora compatibile con le prescrizioni della norma.
La zona principale raccoglie le informazioni nei modi e nelle posizioni indicate nella norma; nella zona secondaria si trovano la tabella delle modifiche e sostituzioni, per ognuna delle quali occorre indicare i nomi (usando un acronimo di due o tre lettere) di chi ha:

  • realizzato il disegno;
  • controllato la correttezza delle informazioni, eliminando eventuali errori;
  • approvato l'emissione del documento (di solito il capo commessa o un suo tecnico di fiducia da lui delegato), controllando che sia conforme al progetto in corso di realizzazione;
  • controllato la rispondenza alle norme tecniche vigenti.

Nella parte superiore, il riquadro si divide in tre parti: l'indicazione della committenza, il titolo della commessa ed i nomi dei progettisti e del coordinatore per la sicurezza. Committenti, progettisti e coordinatore devono firmare tutti i documenti; nel caso dei tecnici, la firma deve essere asseverata anche più in basso, e cioè oltra alla firma deve essere apposto anche il sigillo dell'ordine professionale di appartenenza.
Tools.jpg È possibile scaricare questo file in formato .dwg 2000 da utilizzare come blocco all'interno dei documenti grafici. Il file contiene attributi annidati allo scopo di modificare con facilità le differenti parti scritte in esso contenute. Per la modifica degli attributi, consultate direttamente l'help del programma di disegno che utilizzate. Prima dell'utilizzo leggi le avvertenze.

Ragione sociale

Nella ragione sociale (il riquadro in basso a sinistra) deve essere riportata appunto la ragione sociale del progettista, dello studio associato o dell'azienda che esegue il progetto; devono essere quindi indicati nome e cognome del professionista - in alternativa, il nome dell'azienda - indirizzo e partita iva; eventualmente può essere inserito il logo evitando sovrapposizioni con la parte scritta.

Numero del disegno o codice

Si inserisce qui la stringa alfanumerica che individua univocamente il documento. Il riquadro riportato a lato è predisposto per accogliere una stringa compatibile con la codicizzazione dei documenti proposta in questa enciclopedia, frutto anch'essa della ricerca personale dell'autore. A fianco del codice si trovano a sinistra la data di accettazione della commessa (coincidente con l'emissione della lettera d'incarico), mentre a destra si trova il nome del file digitale con il quale è stata prodotta la stampa. È buona norma che il file abbia lo stesso nome del codice del disegno.

Titolo del disegno

Riporta il nome del documento grafico prodotto. Deve essere breve ma esplicativo del contenuto in modo da permettere una rapida individuazione del documento cercato senza essere costretti ad aprire la tavola. È utile inserire anche il codice degli elaborati grafici contenuti nel documento che, secondo la prassi, deve seguire le indicazioni del Piano di classificazione SfB.

Asseverazioni

Riporta il nome o i nomi dei responsabili del documento: il capo progettista, nel caso di tecnici associati, o del direttore tecnico, nel caso di un'azienda. Ogni stampa con valore legale deve essere asseverata, cioè deve riportare in originale la firma dei tecnici ed il timbro ottenuto con il sigillo dell'ordine professionale di appartenenza.

Quote senza indicazioni di tolleranza

Si riportano le tolleranze dimensionali da adottare quando non siano specificate nel disegno. Di norma si lascia vuoto, o si riporta la dicitura "Come da capitolato speciale".

Scala

Si indicano le scale metriche utilizzate nei differenti elaborati grafici; nel riquadro qui proposto è possibile scrivere tre differenti scale impiegate. Nel caso le scale fossero più di tre, si procederà ad indicare quelle più utilizzate o più rappresentative del documento.

Simbolo metodo di proiezione

Si riporta il cartiglio del metodi di proiezione ortogonale utilizzato o si riporta la dicitura "Metodo delle frecce", secondo quanto indicato dalla norma UNI 3970.

Voci correlate

Note

  1. UNI 8187:1982.
  2. Questa indicazione è utile soprattutto nei documenti industriali di officina, e non trova applicazione nel campo dell'architettura.
La consultazione di TecnoLogica è preordinata alla lettura delle avvertenze

Ogni contributore è responsabile dei propri inserimenti.
Il progetto è opera di Luca Buoninconti © 2011-2024.

Strumenti personali