Resina

Da TecnoLogica.

Descrizione

Materiale generico avente spiccate qualità plastiche, che perde se sottoposto a particolari condizioni.
Possono distinguersi:

  • le resine vegetali originate dalle piante, e specialmente conifere, terebintacee, burseracee) (es.: la copale);
  • le resine animali prodotte dalle secrezioni di alcuni insetti (es.: la gommalacca);
  • le resine fossili dovute alla metamorfizzazione in tempi geologici di resine vegetali fresche (es.: l'ambra);
  • le resine sintetiche, o resine artificiali ottenute dalla sintetizzazione di sostanze chimiche.

Sono sostanze amorfe, cioè prive di reticoli cristallini, dalla composizione chimica molto complessa, che si presentano in genere trasparenti, insolubili all'acqua ma attaccabili da solventi organici, molto spesso ricche di olî volatili che evaporano rapidamente all'aria, conferendo rigidezza al prodotto (che, come si dice genericamente, asciuga e solidifica). Proprio la tendenza a perdere più o meno rapidamente la plasticità irrigidendosi conferisce alle resine le proprietà leganti che ne permettono l'impiego come adesivo.

Oggi le resine commercializzate sono soprattutto quelle di origine sintetica, che permettono di avere prestazioni adesive molto elevate e certificate. Vengono distinte in funzione delle loro caratteristiche principali.

Le resine termoplastiche sono caratterizzate dalla capacità di tornare plastiche se riscaldate oltre una certa temperatura.
È una caratteristica comune ai materiali amorfi che, piuttosto che fondere, si rammolliscono progressivamente passando per uno stato semifluido (accade ad esempio anche al vetro). Ciò è dovuto alla mancanza di un reticolo cristallino, la cui assenza permette alle molecole di scorrere le une sulle altre. Alle alte temperature questo scorrimento è notevole, e il materiale si comporta da fluido; abbassandosi la temperatura aumenta la viscosità, e il materiale assume caratteristiche plastiche. Decrescendo ancora la temperatura, la viscosità aumenta fino a rendere rigida la resina; mancando il reticolo cristallino non è possibile considerarlo uno stato solido vero e proprio, ma sarebbe opportuno parlare di liquido superviscoso.
Fa parte delle resine termoplastiche la cosiddetta colla a caldo.

Le resine termoindurenti, al contrario delle termoplastiche, si induriscono per l'azione del calore, e se riscaldate nuovamente non tornano alla fase plastica, ma si decompongono.
Questo comportamento è dovuto alla composizione molecolare del materiale, che inizialmente è composta da una struttura lineare. Il riscaldamento tende durante una prima fase a rammollire il materiale, fino a quando non si originano dei legami trasversali tra le molecole (reticolazione), che ne conferisce ne rigidità e lo indurisce.
Fanno parte delle resine termoindurenti gli amminoplasti, i fenoplasti e le resine epossidiche.

Voci correlate

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