Radiatore
Da TecnoLogica.
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La potenza di un radiatore è la quantità di energia termica che riesce a dissipare nell'ambiente nel tempo di un secondo; questo valore dipende da numerosi fattori, come la forma e la superficie degli elementi radianti.<br/> | La potenza di un radiatore è la quantità di energia termica che riesce a dissipare nell'ambiente nel tempo di un secondo; questo valore dipende da numerosi fattori, come la forma e la superficie degli elementi radianti.<br/> | ||
- | In generale, un calorifero cede energia per convezione (riscaldando l'aria che passa tra le cavità presenti nei diversi elementi) e per irraggiamento (irradiando dalla superficie rivolta verso l'ambiente); i diversi produttori redigono apposite tabelle per permettere ai progettisti di determinare il giusto modello. In alternativa, quando non è possibile conoscere le specifiche del produttore, è possibile utilizzare la seguente relazione<ref>UNI 10200.</ref>: | + | In generale, un calorifero cede energia per convezione (riscaldando l'aria che passa tra le cavità presenti nei diversi elementi) e per irraggiamento (irradiando dalla superficie rivolta verso l'ambiente); i diversi produttori redigono apposite tabelle per permettere ai progettisti di determinare il giusto modello. Tale valore si determina in condizioni ''standard'', e cioè una temperatura di mandata dell'acqua di <math>\vartheta _m</math>=70°C ed una temperatura ambiente costante pari a <math>\vartheta _i</math>=20°C; questo comporta una differenza di temperatura <math>\Delta \vartheta</math> = 50°C, che appunto costituisce lo standard di misurazione. In tali condizioni, la potenza '''q''' erogata dal radiatore risulta pari a: |
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+ | <math> q = k_m \Delta \vartheta ^h </math>, | ||
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+ | dove '''k<sub>m</sub>''' e '''h''' sono la ''costante di scambio termico'' e l'''esponente di scambio termico'', valori caratteristici forniti direttamente dal produttore.<br/> | ||
+ | Se si conosce il valore di '''q''' per Δθ=50°C, ma la differenza tra la temperatura di mandata e quella dell'ambiente è diversa, la potenza effettiva erogata dal calorifero nelle nuove condizioni è pari a: | ||
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+ | <math> q_{eff} = q \left( \frac {\Delta \vartheta} {50} \right) ^ h </math>. | ||
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+ | In alternativa, quando non è possibile conoscere le specifiche del produttore, è possibile utilizzare la seguente relazione<ref>UNI 10200:2005.</ref>, valida per <math>\Delta \vartheta</math> = 50°C: | ||
<math> P = 628 (L A + S A + S L) + C S A L </math>, | <math> P = 628 (L A + S A + S L) + C S A L </math>, |
Versione delle 10:51, 6 dic 2012
Definizioni
Apparecchio o dispositivo atto a disperdere energia termica allo scopo […] di riscaldare ambienti o forni o apparecchi industriali[1].
Sinonimi, acronimi, traduzioni
Calorifero. Termosifone.
Descrizione
I radiatori sono gli elementi terminali di un impianto di riscaldamento a termosifoni che permettono il passaggio del calore dal fluido termovettore (acqua calda proveniente dalla caldaia) all'ambiente.
I materiali con i quali vengono prodotti sono diversi, ma generalmente sono realizzati in ghisa, alluminio e acciaio.
Per comodità di produzione ed installazione, molti modelli sono in realtà costituiti da più elementi singoli collegati tra loro: la dimensione (e quindi la potenza) finale viene così determinata montando più elementi in serie attraverso attacchi filettati a tenuta.
A seconda della forma degli elementi si distinguono radiatori:
- a colonna;
- a piastra;
- a elementi tubolari;
- tipo scaldasalviette.
In generale, maggiore è il volume dell'elemento radiante e più è elevata la sua superficie disperdente, maggiore è il rendimento, cioè la potenza che riesce a cedere all'ambiente.
Potenza
La potenza di un radiatore è la quantità di energia termica che riesce a dissipare nell'ambiente nel tempo di un secondo; questo valore dipende da numerosi fattori, come la forma e la superficie degli elementi radianti.
In generale, un calorifero cede energia per convezione (riscaldando l'aria che passa tra le cavità presenti nei diversi elementi) e per irraggiamento (irradiando dalla superficie rivolta verso l'ambiente); i diversi produttori redigono apposite tabelle per permettere ai progettisti di determinare il giusto modello. Tale valore si determina in condizioni standard, e cioè una temperatura di mandata dell'acqua di =70°C ed una temperatura ambiente costante pari a =20°C; questo comporta una differenza di temperatura = 50°C, che appunto costituisce lo standard di misurazione. In tali condizioni, la potenza q erogata dal radiatore risulta pari a:
,
dove km e h sono la costante di scambio termico e l'esponente di scambio termico, valori caratteristici forniti direttamente dal produttore.
Se si conosce il valore di q per Δθ=50°C, ma la differenza tra la temperatura di mandata e quella dell'ambiente è diversa, la potenza effettiva erogata dal calorifero nelle nuove condizioni è pari a:
.
In alternativa, quando non è possibile conoscere le specifiche del produttore, è possibile utilizzare la seguente relazione[2], valida per = 50°C:
,
dove:
- è la potenza cercata, in watt;
- , e sono rispettivamente larghezza, altezza e profondità dell'intero radiatore, in metri;
- è una costante di forma che vale:
- 18000, per ghisa mozzo < 50
- 16900, per ghisa mozzo > 50
- 16900, per ghisa acciaio colonne unite da diaframma
- 21400, per piastre in ghisa e colonne alettate
- 28100, per alluminio molto alettato
- 24800, per alluminio mediamente alettato
- 21400, per alluminio poco alettato
- 20300, per acciaio in piastra senza alettatura
- 23600, per acciaio con alettatura posteriore
- 22500, per acciaio con alettatura fra i ranghi.
Predimensionamento
Un rapido calcolo per eseguire il predimensionamento di un radiatore consiste nel calcolare il volume dell'ambiente, e moltiplicare questo valore per 35 W/m³. Il valore ottenuno è approssimativo, e sottostimato nel caso in cui l'ambiente abbia molte superfici disperdenti vero l'esterno (ad esempio una o più pareti vetrate) ma nella maggior parte dei casi permette di eseguire una prima valutazione degli ingombri dei corpi scaldanti.
Note
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