Qualità edilizia

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f) qualità utile;<br>
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Definizioni

Insieme delle proprietà e delle caratteristiche dell’organismo edilizio o di sue parti che conferiscono ad essi la capacità di soddisfare, attraverso prestazioni, esigenze espresse o implicite. La qualità edilizia viene normalmente articolata in:
a) qualità funzionale spaziale;
b) qualità ambientale;
c) qualità tecnologica;
d) qualità tecnica;
e) qualità operativa;
f) qualità utile;
g) qualità manutentiva.[1].

Sinonimi, acronimi, traduzioni

Sinonimi

Caratteristica edilizia. Proprietà edilizia.

Descrizione

Per qualità edilizia si intende la misura del grado di rispondenza di una costruzione ai bisogni dell'utenza, e cioè quanto un edificio sia in grado di soddisfare le aspettative di coloro che lo utilizzano.
In quanto misurabile, la qualità ediliza può essere espressa attraverso un punteggio che la caratterizza come qualità positiva o qualità negativa, in funzione della sua rispondenza - o incapacità - alle richieste della committenza.
La misura della qualità può avvenire in due modi: attraverso l'esame diretto o con una stima indiretta dell'edificio.

Misura diretta della qualità

(da compilare)

Misura indiretta della qualità

La misura indiretta della qualità si adotta ogni qual volta sia verificata almeno una delle seguenti condizioni:

  • la costruzione non è ancora realizzata;
  • la costruzione non è accessibile per eseguire la misura diretta;
  • il numero di utenti che utilizza la costruzione non è un campione statisticamente affidabile per la misura.

Vista l'elevata probabilità di incorrere in uno dei precedenti casi, la misura indiretta della qualità è di fatto la modalità più utilizzata in edilizia.
Per eseguire la stima, si ritiene che la qualità della costruzione sia direttamente proporzionale alla qualità delle singole fasi che caratterizzano il processo edilizio, e cioè:

per ognuna delle fasi bisogna quantificare l'efficacia, raggiunta da tutti i soggetti coinvolti nel processo (stakeholders), nel raggiungere gli obiettvi specifici di ogni singolo stato; per ciascuna di queste quindi occorre definire tanto i target da raggiungere che i protocolli da seguire per raggiungerli.

La definizione dei protocolli, o spesso chiamati anche con i termini di linee guida o best practices, è molto importante perché frequentemente la qualità di una fase può essere valutata in relazione alla sua aderenza al protocollo. In altre parole, un processo è di elevata qualità se si è svolto secondo le indicazioni contenute nelle linee guida, e al contrario è di scarsa qualità se non è stato sviluppato seguendo le best practices. Questa strategia di stima considera che la qualità del processo sia proporzionale al modo con cui questo viene svolto.

Un altro modo per stabilire la qualità del processo è quello di richiedere la certificazione dei diversi elementi che concorrono: nella progettazione, ad esempio, può richiedersi che la società che se ne occupa abbia la certificazione ISO 9000; nella fase di costruzione si può preferire un'impresa che utilizza esclusivamente materiali e prodotti marchiati Ecolabel. Questa strategia di valutazione ritiene quindi che la qualità del processo sia proporzionale alla somma delle qualità dei singoli componenti.

Sono poi possibili approcci di tipo ibrido, nei quali vengono presi in considerazione tanto i protocolli di attuazione quanto la qualità dei componenti.


(da completare)

Note

  1. UNI 10838:1999
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