Progettazione ambientale/Verifica

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Descrizione

Nella progettazione ambientale, la fase di verifica ha lo scopo di conoscere la qualità edilizia della costruzione, ed in principal modo il soddisfacimento delle classi di esigenza del benessere e della salvaguardia dell'ambiente.
Attualmente non sono in vigore obblighi normativi e protocolli ufficialmente utilizzabili per eseguire tale verifica, ma nel tempo si sono diffusi metodi ed approcci diversi, che possono essere però catalogati in tre grandi gruppi[1]:

Metodi sul ciclo di vita dei prodotti

Fanno capo a questo gruppo i metodi che valutano gli impatti ambientali dei processi produttivi secondo le indicazioni del ciclo di vita.
La normativa di riferimento è la ISO 14040, che suddivide le fasi di analisi in:

  1. goal and scope definition (definizione degli scopi e degli obiettivi): si stabiliscono le finalità, le unità funzionali, i confini, i dati per la valutazione e i limiti di rappresentatività del modello;
  2. Life Cycle Inventory, LCI (analisi di inventario): si stabiliscono i flussi in entrata di materia ed energia, ed i conseguenti flussi in uscita di ogni processo di trasformazione e trasporto del sistema di prodotto, e si costruisce il modello teorico relativo;
  3. Life Cycle Impact Assessment, LCIA (analisi degli impatti): si studia l'impatto ambientale del processo per conoscere i disequilibri provocati dal rilascio in ambiente dei rifiuti;
  4. Life Cycle Interpretation (interpretazione e miglioramento): si individuano le modifiche per ridurre l'impatto del sistema sull'ambiente.

Alcuni metodi sono in grado di effettuare la valutazione dell'intero ciclo, considerando l'intervento edilizio come un sistema di prodotto; altri compiono esclusivamente un'analisi di inventario o un'analisi degli impatti.
Ad ogni modo, i metodi LCA based sono molto complessi, e richiedono una particolare specializzazione nella gestione dei dati, ma forniscono risultati analitici e, di conseguenza, estremamente affidabili.
I metodi più diffusi sono:

  • EDIP 2003;
  • Eco-indicators ’99;
  • EPS 2000;
  • BEES 4.0.

Metodi multicriteria

Appartengono a questo gruppo tutti i metodi che valutano la qualità attraverso un sistema a multi criteri, e cioè che si basa su un protocollo articolato nelle seguenti fasi:

  1. stabilire un insieme di requisiti da soddisfare;
  2. fissare i criteri di soddisfacimento dei requisiti, quali gli indicatori e i valori-soglia;
  3. valutare i punteggi da attribuire al soddisfacimento dei requisiti, e i pesi ponderali degli stessi;
  4. eseguire la valutazione e la somma tra i diversi punteggi ottenuti.

Rispetto ai generici metodi, quelli orientati verso l'ecosostenibilità e la progettazione ambientale utilizzano criteri orientati al soddisfacimento dei requisiti appartenenti alle classi benessere e salvaguardia dell'ambiente.
Le norme di riferimento in tal caso sono la ISO 14020 che regolamenta le etichette ecologiche, cioè quelle certificazioni sui prodotti a contenuto impatto ambientale, e la UNI 11277:2008 che fornisce esplicitamente indicazioni sui criteri da adottare nei sistemi di valutazione.
Di solito, le etichette ambientali si basano su sistemi di analisi multicriteria del tipo a check list, mentre i sistemi di valutazione della costruzione, più estesi e complessi, sono del tipo a punteggio.
Nella valutazione del progetto ambientale è possibile utilizzare entrambi i metodi: nel primo caso, si richiede che progetto impieghi solo materiali e componenti con etichettatura ecologica; nel secondo, che il progetto venga stimato attraverso un metodo multicriteria per la valutazione ambientale degli edifici.
Le etichette ambientali più diffuse sono[2]:

EcoLabel.png Eco LABEL (Tipo I) BlaueEngel.png Der Blaue Engel (Tipo I)
NordicSwan.png Nordic Swan (Tipo I) NaturePlus.png Nature Plus (Tipo I)
ANAB.png Certificazione ANAB/ICEA (Tipo I) PEFC.png PEFC (Tipo I)
FSC.png FSC (Tipo I) Mobius.png Ciclo di Mobius (Tipo II)
PannelloEco.png Pannello ecologico (Tipo II) ICMQ.png ICMQ Eco (Tipo II)

I sistemi di valutazione ambientale degli edifici più conosciuti sono:

Breaam.jpg BREAAM EcoHomes LEED.png LEED
Itaca.png Protocollo Itaca GreenStar.png Green Star
CasaClimaNature.png Casa Clima Nature CertINBAR.png Certificazione INBAR[3]
SB100.png SB100[4]

Metodi sintetici

Rientrano in questo gruppo tutti i metodi di valutazione che sono composti da indicatori di tipo quantitativo, cioè da variabili espressioni di grandezze.
Questi metodi necessitano di competenze di settore da parte del valutatore, e spesso si basano su modelli complessi di interpretazione della realtà.

Nell'ambito delle etichette ambientali, la norma UNI EN ISO 14025:2010 regolamenta i principi e le procedure per le etichette di tipo III, che utilizza anche sistemi provenienti dal mondo LCA, introducendo una Dichiarazione ambientale sui prodotti da costruzione (Environmental Declaration of Building Products, EPD), applicabile tanto a materiali quanto a componenti per l'edilizia, che permette di avere assicurazioni più scientifiche e meno ambigue rispetto ai precedenti marchi di sostenibilità ambientale. Putroppo la certificazione è volontaria, nel senso che i produttori non hanno alcun obbligo nel far valutare secondo questi principi i loro prodotti.

Tra i metodi sintetici, anche se orientati esclusivamente all'impiego di risorse energetiche, è possibile annoverare anche i metodi per certificazione energetica degli edifici. Questi, attraverso la valutazione tanto delle dispersioni termiche quanto dell'efficienza degli impianti, permettono di classificare una unità immobiliare in funzione dei suoi consumi annui.
L'Ente Nazionale per le Energie Alternative (ENEA) mette a disposizione un programma di valutazione, sempre aggiornato rispetto alle modifiche legislative, che può essere scaricato direttamente da questo link.

Voci correlate

Note

  1. [Filagrossi, 2009.]Cristian Filagrossi Ambrosino (2009).
    Strumenti per la verifica della sostenibilità dei prodotti edilizi con materiali avanzati. UniNa. Show in Bibliography
  2. [Girardi, 2011.]Carolina Girardi (2011).
    Eco-efficienza e innovazione tecnologica nella produzione industriale per l'edilizia. Criteri per la selezione di prodotti per gli interventi di retrofit. UniNa. Show in Bibliography
    Rientrano in questo ambito le etichette di Tipo I (UNI EN ISO 14024:2001) a checklist obbligatoria verificata da un organismo indipendente, e quelle di Tipo II (UNI EN ISO 14021:2002) basate sull'autocertificazione del produttore.
  3. Informazioni disponibili a questo link.
  4. Informazioni sul tool sono disponibili a questo linl.
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