Modello

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Tanto è forte il potere descrittivo di alcuni modelli che questi a volte sostituiscono, nel discorso accademico, la realtà stessa che rappresentano. Per tale motivo molto spesso gli elementi del modello vengono detti essi stessi '''[[fenomeno|fenomeni]]''' ed i legami relazionali [[processo|processi]], tanto più quando si tratta di [[sistema|sistemi dinamici]] e/o [[sistema|non stazionari]].
Tanto è forte il potere descrittivo di alcuni modelli che questi a volte sostituiscono, nel discorso accademico, la realtà stessa che rappresentano. Per tale motivo molto spesso gli elementi del modello vengono detti essi stessi '''[[fenomeno|fenomeni]]''' ed i legami relazionali [[processo|processi]], tanto più quando si tratta di [[sistema|sistemi dinamici]] e/o [[sistema|non stazionari]].
La differenza tra un fenomeno modellato e quello reale viene detta '''precisione'''.<br>
La differenza tra un fenomeno modellato e quello reale viene detta '''precisione'''.<br>
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I generale, nella definizione di modello risulta fondamentale il ruolo dell''''osservatore''' che compie tanto il processo di ''metamorfizzazione'' - dal mondo reale a quello riflesso nel modello - quanto il processo di ''decodificazione'' - dal mondo del modello a quello reale. In una certa misura, si può affermare che l'''osservatore'' è un elemento stesso del modello e che quest'ultimo, senza il primo che lo interpreta in quanto tale, ''scade'' a livello di [[sistema]].<br>
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I generale, nella definizione di modello risulta fondamentale il ruolo dell''''osservatore''' che compie tanto il processo di ''isomorfizzazione'' - dal mondo reale a quello riflesso nel modello - quanto il processo di ''decodificazione'' - dal mondo del modello a quello reale. In una certa misura, si può affermare che l'''osservatore'' è un elemento stesso del modello e che quest'ultimo, senza il primo che lo interpreta in quanto tale, ''scade'' a livello di [[sistema]].<br>
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La dicotomia osservatore-modello è ancora più evidente quando si ha a che fare con fenomeni reali molto complicati, che cioè coinvolgono numerosi elementi e/o relazioni che li legano, per i quali è necessario costruire un [[sistema|sistema complesso]]: in tal caso, per poter rendere operativo il modello, è necessario introdurre una serie di seplificazioni, individuando - e metamorfizzando - non tanto il fenomeno in sé ma piuttosto il suo [[epifenomeno]]<ref>Un esempio classico è costituito dalla ''temperatura'' di un materiale: essa in realtà è un [[epifenomeno]] del moto cinetico delle particelle elementari che lo costituiscono, ed è direttamente proporzionale a questo, ma nella realtà fisica non rappresenta da alcun fenomeno osservabile, trattandosi di una ''interpretazione'' basata su un effetto di alto livello riscontrabile dai nostri sensi.</ref>.<br>
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La dicotomia osservatore-modello è ancora più evidente quando si ha a che fare con fenomeni reali molto complicati, che cioè coinvolgono numerosi elementi e/o relazioni che li legano, per i quali è necessario costruire un [[sistema|sistema complesso]]: in tal caso, per poter rendere operativo il modello, è necessario introdurre una serie di seplificazioni, individuando - e isomorfizzando - non tanto il fenomeno in sé ma piuttosto il suo [[epifenomeno]]<ref>Un esempio classico è costituito dalla ''temperatura'' di un materiale: essa in realtà è un [[epifenomeno]] del moto cinetico delle particelle elementari che lo costituiscono, ed è direttamente proporzionale a questo, ma nella realtà fisica non rappresenta da alcun fenomeno osservabile, trattandosi di una ''interpretazione'' basata su un effetto di alto livello riscontrabile dai nostri sensi.</ref>.<br>
I modelli basati su [[sistema#sistemi formali|sistemi formali]] ne derivano tutte le proprietà, di cui rappresentano un sottoinsieme ''interpretativo'' derivato, cioè, soltanto dalla possibilità di ricondurlo alla realtà e indipendente dalla struttura che lo costituisce. Un modello siffatto costituisce una [[scienza|scienza esatta]] propriamente detta. Ad esempio, sono [[scienza|scienze esatte]] la matematica, la fisica in genere, la chimica; non lo sono - perché fondate sul principio dell'''evidence based'' - la medicina, la biologia, la farmacia.
I modelli basati su [[sistema#sistemi formali|sistemi formali]] ne derivano tutte le proprietà, di cui rappresentano un sottoinsieme ''interpretativo'' derivato, cioè, soltanto dalla possibilità di ricondurlo alla realtà e indipendente dalla struttura che lo costituisce. Un modello siffatto costituisce una [[scienza|scienza esatta]] propriamente detta. Ad esempio, sono [[scienza|scienze esatte]] la matematica, la fisica in genere, la chimica; non lo sono - perché fondate sul principio dell'''evidence based'' - la medicina, la biologia, la farmacia.
== Voci correlate ==  
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Sistema in grado di simulare in modo sufficientemente approssimato un aspetto della realtà.

Definizioni

Schema teorico scelto come rappresentativo di una classe di fenomeni[1].

Descrizione

Un modello è un sistema in grado di rappresentare un particolare aspetto della realtà. Il processo interpretativo che porta alla costruzione dell'insieme di elementi e regole che costituiscono il modello, tale da rispecchiare in modo più o meno accurato un certo numero di fenomeni osservabili nel mondo reale, prende il nome di modellazione ovvero di isomorfizzazione.
Tanto è forte il potere descrittivo di alcuni modelli che questi a volte sostituiscono, nel discorso accademico, la realtà stessa che rappresentano. Per tale motivo molto spesso gli elementi del modello vengono detti essi stessi fenomeni ed i legami relazionali processi, tanto più quando si tratta di sistemi dinamici e/o non stazionari. La differenza tra un fenomeno modellato e quello reale viene detta precisione.
I generale, nella definizione di modello risulta fondamentale il ruolo dell'osservatore che compie tanto il processo di isomorfizzazione - dal mondo reale a quello riflesso nel modello - quanto il processo di decodificazione - dal mondo del modello a quello reale. In una certa misura, si può affermare che l'osservatore è un elemento stesso del modello e che quest'ultimo, senza il primo che lo interpreta in quanto tale, scade a livello di sistema.
La dicotomia osservatore-modello è ancora più evidente quando si ha a che fare con fenomeni reali molto complicati, che cioè coinvolgono numerosi elementi e/o relazioni che li legano, per i quali è necessario costruire un sistema complesso: in tal caso, per poter rendere operativo il modello, è necessario introdurre una serie di seplificazioni, individuando - e isomorfizzando - non tanto il fenomeno in sé ma piuttosto il suo epifenomeno[2].
I modelli basati su sistemi formali ne derivano tutte le proprietà, di cui rappresentano un sottoinsieme interpretativo derivato, cioè, soltanto dalla possibilità di ricondurlo alla realtà e indipendente dalla struttura che lo costituisce. Un modello siffatto costituisce una scienza esatta propriamente detta. Ad esempio, sono scienze esatte la matematica, la fisica in genere, la chimica; non lo sono - perché fondate sul principio dell'evidence based - la medicina, la biologia, la farmacia.

Voci correlate

Note

  1. [Sabatini & Coletti, 2010.]Sabatini & Coletti (2010).
    Dizionario della lingua italiana. Rizzoli Larousse. Show in Bibliography
  2. Un esempio classico è costituito dalla temperatura di un materiale: essa in realtà è un epifenomeno del moto cinetico delle particelle elementari che lo costituiscono, ed è direttamente proporzionale a questo, ma nella realtà fisica non rappresenta da alcun fenomeno osservabile, trattandosi di una interpretazione basata su un effetto di alto livello riscontrabile dai nostri sensi.
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