Irradiazione solare

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Irradiazione di una superficie investita direttamente o indirettamente dai raggi del sole.

Descrizione

Quantità di energia elettromagnetica emessa dal sole e ricevuta da una superficie in un periodo di tempo determinato: un giorno, un mese, o un anno.
L'irradiazione è quindi l'integrale dell'irraggiamento solare: stabilito il tempo di osservazione, essa è formalmente espressa dalla relazione

Irrad 03.gif.

Quando la quantità di energia si riferisce ad un valore mediato nel tempo su dati statistici (come avviene per i dati meteorologici), il simbolo utilizzato porta un soprasegno: Irrad 02.gif.
Questa quantità di energia dipende da diversi fattori, ed in particolare:

  • dalla inclinazione della superficie;
  • dalla posizione geografica del luogo;
  • dalla limpidezza della volta celeste, e cioè dalla presenza/assenza di nuvole.

Per tale motivo, l'irradiazione solare in un particolare luogo viene espressa da due valori: l'irradiazione solare giornaliera media mensile diretta Irrad 04.gif e diffusa Irrad 05.gif su un piano orizzontale. Le norme tecniche[1] mettono a disposizione una tabella (riportata più sotto) nella quale sono riportate le irradiazioni solari giornaliere medie mensili dirette e diffuse per 101 città italiane, ed è descritto un protocollo per la stima dei medesimi valori per qualsiasi punto del territorio nazionale.
l'Ente Nazionale Energie Alternative mette a disposizione sul proprio sito l'Atlante italiano della radiazione solare, che contiene mappe e procedure di previsione per il calcolo dei valori di irradiazione.

Misurazione

La misurazione dell'irradiazione solare avviene utilizzando uno strumento detto piranometro, in grado di eseguire la misura della quantità di energia incidente su di esso.

Calcolo

Irradiazione giornaliera media mensile

Tools.jpgPer eseguire il calcolo secondo la norma UNI, è possibile scaricare questo tool gratuito in formato Excel. Prima dell'utilizzo leggi le avvertenze.

La norma italiana divide la valutazione in due fasi:

  1. determinare l'irradiazione diretta e diffusa sul piano orizzontale[1];
  2. determinare l'irradiazione su un generico piano comunque inclinato[2].

Piano orizzontale

Per determinare l'irradiazione sul piano orizzontale si individuano dalla tabella riportata accanto le due stazioni meteorologiche più prossime alla località di calcolo; indicando con i pedici r1 e r2 le quantità riferite alle stazioni, e con il pedice c le quantità riferite al luogo di calcolo, la formula:

Irrad 06.gif

permette di valutare le irradiazioni cercate, dove:

  • Irrad 02.gif indica l'irradiazione diretta o diffusa;
  • Varphi.gif indica la latitudine del luogo.

Naturalmente l'operazione deve essere ripetura per i due valori Irrad 04.gif e Irrad 05.gif allo scopo di conoscere le aliquote di radiazione diretta e diffusa. La quantità totale è invece determinata dalla semplice relazione:

Irrad 07.gif.

Piano inclinato

Conosciuti i valori sul piano orizzontale è possibile procedere alla determinazione dell'irradiazione solare su un piano genericamente inclinato.

Posizione delle stazioni
Tabella delle irradiazioni
Irradianza solare.png

Per fare ciò bisogna quindi conoscere:

  • l'inclinazione β della superficie rispetto al piano orizzontale;
  • l'azimut γ della superficie rispetto alla direzione sud (con verso orario positivo);
  • la declinazione δ del sole.

Si calcolano quindi i seguenti valori:

Irrad 08.gif

Irrad 09.gif

Irrad 10.gif

Occorre poi determinare gli angoli orari corrispondenti all'apparire ed allo scomparire del sole rispetto alla superficie considerata. Questi non necessariamente corrispondono all'alba ed al tramonto ma dipendono dall'orientamento della superficie; infatti possono esistere superfici orientate in modo da non ricevere mai la radiazione diretta. Per fare ciò si distinguono due casi:

  1. non sono presenti ostacoli tra il sole e la superficie;
  2. sono presenti ostacoli tra il sole e la superficie.

Nel primo caso, si determina il valore:

Irrad 11.gif;

se U2 + V2 - T2 > 0 , si calcolano le radici reali della relazione e si determinano le soluzioni ω1 e ω2, designando con ω1 quello delle due radici che rispetta la relazione:

V cos(ω1) > U sin (ω1). Nel caso le radici siano complesse, allora o la superficie è sempre esposta al sole o non lo è mai. Il primo caso si verifica se T + U > 0: gli angoli orari corrispondono all'alba ed al tramonto astronomico; il secondo caso si verifica se T + U < 0, ed allora la superficie avrà soltanto un irraggiamento diffuso.
Ai fini del calcolo, gli angoli di alba e tramonto possono essere determinati semplicemente utilizzando la seguente relazione:

Irrad 12.gif

e ponendo poi ω1 = - ωs e ω2 = ωs.
Ottenuti i valori di ω, si calcolano i valori di T e U per il piano orizzontale, che corrispondono alle relazioni:

Irrad 13.gif;

Irrad 14.gif.

Sono ora noti tutti i coefficienti necessari a calcolare l'irradiazione diretta sulla superficie e sul piano orizzontale grazie alle seguenti formule:

Irrad 15.gif

Irrad 16.gif,

ed è quindi noto anche il rapporto:

Irrad 17.gif,

avendo posto per Go la costante solare.
Si ricava quindi il fattore:

Irrad 18.gifLaTeX: \bar R = \left( 1 - \frac {H_{dh}}{H_h} \right) \bar R_b + \frac {H_{dh}}{H_h} \frac{1 + \cos {\beta}}{2} + \rho \frac{1 - \cos {\beta}}{2},

dove ρ è l'albedo del tereno, e le aliquote di irradiazione diffusa sono calcolate secondo un modello di cielo isotropo.
A questo punto l'irradiazione cercata è valutabile con la relazione:

Irrad 19.gif.

Irradiazione totale annua

Conosciuti i valori di irradiazione giornaliera media mensile, la radiazione annua è facilmente desumibile dalla relazione:

Irrad 20.gif,

dove Irrad 21.gif è l'irradiazione totale del mese numero k e nk è il numero dei suoi giorni.

Voci correlate

Note

  1. 1,0 1,1 UNI 10349:1994.
  2. UNI 8477-1:1983.
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