Inquinamento acustico

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== Definizioni ==
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L’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo e alle attività umane, pericolo per la [[salute|salute umana]], deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell’ambiente abitativo o dell'ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi<ref> Legge 26 ottobre 1995 n.447.</ref>.
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Il danno che può essere provocato dai rumori eccessivi, con innalzamento del livello sonoro al di sopra della soglia di tollerabilità, particolarmente grave per uomini e animali viventi nelle vicinanze di aeroporti, di luoghi di grande traffico, o per gli operai in certi ambienti di lavoro<ref>Voce [http://www.treccani.it/vocabolario/inquinamento/ inquinamento] del Vocabolario on-line Treccani.</ref>.o u
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Il danno che può essere provocato dai rumori eccessivi, con innalzamento del livello sonoro al di sopra della soglia di tollerabilità, particolarmente grave per uomini e animali viventi nelle vicinanze di aeroporti, di luoghi di grande traffico, o per gli operai in certi ambienti di lavoro<ref>Voce [http://www.treccani.it/vocabolario/inquinamento/ inquinamento] del Vocabolario on-line Treccani.</ref>.
==Descrizione==
==Descrizione==
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===Caso stradale===
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Come ogni tipo di inquinamento, quello acustico è il prodotto di fonti sonore udibili da un ascoltatore, senza che quest'ultimo ne abbia volontà o ne tragga una diretta utilità. In altre parole, per inquinamento acustico non si intende necessariamente un ''rumore'' presente in un ambiente, bensì qualsiasi suono a cui un utente è costretto all'ascolto indipendentemente dalla sua volontà, e che spesso agisce con un effetto di disturbo e di ostacolo nell'attività in cui detto utente è impegnato.<br/>
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I modelli di calcolo utilizzati in situazioni di traffico extraurbano son<ref name=anas>Commissione Interaziendale ANAS, Ente Ferrovie dello Stato, Società Autostrade, AISCAT, Ministero del'Ambiente, ''Istruzioni per l'inserimento ambientale delle infrastrutture stradali e ferroviarie con riferimento al controllo dell'inquinamento acustico'', ANAS, 1992.</ref>:
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Nella quasi totalità dei casi, le fonti inquinanti sono derivate da altre attività umane presenti sul territorio; a seconda della intensità del segnale, le fonti possono essere anche molto lontane perché, nonostante il naturale decadimento dovuto alla distanza, il [[livello di pressione sonora]] al bersaglio è ancora al di sopra della [[soglia di udibilità]].<br/>
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*ENPA
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A [[Scala di osservazione spaziale|scala territoriale]], le principali fonti sonore inquinanti sono rappresentate dalla presenza di [[infrastrutture]] di tipo ferroviario, viario, portuale e aeroportuale perché i veicoli che ne usufruiscono o hanno livelli di emissione molto alti (come gli aerei ed i treni) o generano un volume di traffico molto elevato (come le automobili), tale da arrecare disturbo anche a grandi distanze.<br/>
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*STAMINA
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L'inquinamento acustico può essere '''misurato''' attraverso campagne che impiegano strumenti di precisione ed in cui i tempi ed i luoghi in cui viene effettuato il rilievo strumentale sono precedentemente pianificati, oppure '''valutati''' grazie ai metodi previsionali presenti in letteratura tecnica<ref name=anas>Commissione Interaziendale ANAS, Ente Ferrovie dello Stato, Società Autostrade, AISCAT, Ministero del'Ambiente, ''Istruzioni per l'inserimento ambientale delle infrastrutture stradali e ferroviarie con riferimento al controllo dell'inquinamento acustico'', ANAS, 1992.</ref>.<br/>
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*CETUR
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Quando il [[livello di pressione sonora]] supera un certo limite, dipendente dalla [[zonizzazione acustica|zona acustica]], il proprietario della fonte sonora o il gestore dell'[[infrastruttura]] deve mettere in atto strategie di contenimento dell'inquinamento.
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*MIRA
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==Misura==
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*RLS-81
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(''da compilare'')
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*ENM
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==Calcolo==
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*CEE
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<small>'''Il paragrafo è un contributo originale dell'autore'''</small><br/>
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*CRTN
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L'inquinamento acustico presente all'esterno di una costruzione può essere previsto per via analitica come somma di differenti aliquote, che sono:
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*Burgess
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*un [[rumore di fondo#Rumore di fondo esterno|rumore di fondo]] continuo, che varia con l'ora;
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*Griffiths e Langdon
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*un [[rumore aeroportuale]], discontinuo, determinato dalla presenza di aeroporti entro un raggio di 100 km;
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*Cosa e Nicoli
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*un [[rumore stradale]], continuo, variabile con l'ora, determinato dalla presenza di: infrastrutture stradali di tipo A (autostrade), B (strade extraurbane principali) e C (extraurbane secondarie) presenti a [[scala di osservazione spaziale|scala territoriale]] entro un raggio di 10 km dal punto di ascolto; infrastrutture stradali di tipo D (strade urbane di scorrimento), presenti a [[scala di osservazione spaziale|scala urbana]] entro un raggio di 1 km; strade di tipo E (strade urbane di quartiere) ed F (strade locali), presenti a [[scala di osservazione spaziale|scala edilizia]] a diretto contatto con l'area di interesse;
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*un [[rumore ferroviario]], discontinuo, determinato dalla presenza di ferrovie ed altri sistemi di trasporto collettivo su rotaia (ad esclusione di sistemi tramviari su percorsi misti stradali/ferroviari), presenti a scala territoriale entro un raggio di 10 km.
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Trovato il livello di pressione sonora di tutte le fonti di rumore, il totale può essere determinato grazie alla formula:
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==Voci correlate==
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*[[Rumore aeroportuale]]
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*[[Rumore di fondo]]
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*[[Rumore ferroviario]]
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*[[Rumore stradale]]
== Note ==
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[[Category:Acustica]]
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Definizioni

L’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo e alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell’ambiente abitativo o dell'ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi[1].

Il danno che può essere provocato dai rumori eccessivi, con innalzamento del livello sonoro al di sopra della soglia di tollerabilità, particolarmente grave per uomini e animali viventi nelle vicinanze di aeroporti, di luoghi di grande traffico, o per gli operai in certi ambienti di lavoro[2].

Descrizione

Come ogni tipo di inquinamento, quello acustico è il prodotto di fonti sonore udibili da un ascoltatore, senza che quest'ultimo ne abbia volontà o ne tragga una diretta utilità. In altre parole, per inquinamento acustico non si intende necessariamente un rumore presente in un ambiente, bensì qualsiasi suono a cui un utente è costretto all'ascolto indipendentemente dalla sua volontà, e che spesso agisce con un effetto di disturbo e di ostacolo nell'attività in cui detto utente è impegnato.
Nella quasi totalità dei casi, le fonti inquinanti sono derivate da altre attività umane presenti sul territorio; a seconda della intensità del segnale, le fonti possono essere anche molto lontane perché, nonostante il naturale decadimento dovuto alla distanza, il livello di pressione sonora al bersaglio è ancora al di sopra della soglia di udibilità.
A scala territoriale, le principali fonti sonore inquinanti sono rappresentate dalla presenza di infrastrutture di tipo ferroviario, viario, portuale e aeroportuale perché i veicoli che ne usufruiscono o hanno livelli di emissione molto alti (come gli aerei ed i treni) o generano un volume di traffico molto elevato (come le automobili), tale da arrecare disturbo anche a grandi distanze.
L'inquinamento acustico può essere misurato attraverso campagne che impiegano strumenti di precisione ed in cui i tempi ed i luoghi in cui viene effettuato il rilievo strumentale sono precedentemente pianificati, oppure valutati grazie ai metodi previsionali presenti in letteratura tecnica[3].
Quando il livello di pressione sonora supera un certo limite, dipendente dalla zona acustica, il proprietario della fonte sonora o il gestore dell'infrastruttura deve mettere in atto strategie di contenimento dell'inquinamento.

Misura

(da compilare)

Calcolo

Il paragrafo è un contributo originale dell'autore
L'inquinamento acustico presente all'esterno di una costruzione può essere previsto per via analitica come somma di differenti aliquote, che sono:

  • un rumore di fondo continuo, che varia con l'ora;
  • un rumore aeroportuale, discontinuo, determinato dalla presenza di aeroporti entro un raggio di 100 km;
  • un rumore stradale, continuo, variabile con l'ora, determinato dalla presenza di: infrastrutture stradali di tipo A (autostrade), B (strade extraurbane principali) e C (extraurbane secondarie) presenti a scala territoriale entro un raggio di 10 km dal punto di ascolto; infrastrutture stradali di tipo D (strade urbane di scorrimento), presenti a scala urbana entro un raggio di 1 km; strade di tipo E (strade urbane di quartiere) ed F (strade locali), presenti a scala edilizia a diretto contatto con l'area di interesse;
  • un rumore ferroviario, discontinuo, determinato dalla presenza di ferrovie ed altri sistemi di trasporto collettivo su rotaia (ad esclusione di sistemi tramviari su percorsi misti stradali/ferroviari), presenti a scala territoriale entro un raggio di 10 km.


Trovato il livello di pressione sonora di tutte le fonti di rumore, il totale può essere determinato grazie alla formula:

Somma rumori.gif.

Voci correlate

Note

  1. Legge 26 ottobre 1995 n.447.
  2. Voce inquinamento del Vocabolario on-line Treccani.
  3. Commissione Interaziendale ANAS, Ente Ferrovie dello Stato, Società Autostrade, AISCAT, Ministero del'Ambiente, Istruzioni per l'inserimento ambientale delle infrastrutture stradali e ferroviarie con riferimento al controllo dell'inquinamento acustico, ANAS, 1992.
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