Gelività

Da TecnoLogica.

Descrizione

Caratteristica dei materiali a disgregarsi a causa del gelo, che quindi vengono detti gelivi.
I materiali non gelivi sono quindi quelli in grado di resistere nel tempo a continui cicli di gelo e disgelo, e sono quindi indicati per essere utilizzati all'aperto, soprattutto in località con inverni rigidi durante i quali, nelle ore notturne, la temperatura scende al di sotto di 0°C.
Il meccanismo per il quale il materiale gelivo si deteriora è il seguente:

  • a causa delle precipitazioni o dell'umidità presente in atmosfera il materiale viene bagnato ed assorbe acqua al suo interno;
  • al ridursi della temperatura, l'acqua si espande (con un fattore di ingrandimento del suo volume di circa 1.10), comprimendo il materiale;
  • al crescere della temperatura, l'acqua torna liquida;
  • il ripetersi del ciclo gelo/disgelo innesca fenomeni di fatica nel materiale, che tende a fratturarsi e/o a perdere capacità di resistere alle sollecitazioni meccaniche.

La prova per verificare la gelività consiste nel preparare provini cubici delle dimensioni di 7.1 x 7.1 x 7.1 cm per materiali a grana fine, e 10 x 10 x 10 cm per quelli a grana grossa. I provini vengono saturati immergendoli per 5 ore in acqua bollente; vengono quindi sottoposti a 20 cicli di gelo e disgelo, inserendoli in frigorifero per tre ore a -10°C, ed immergendoli successivamente per altre tre ore in acqua a +35°C.
Al termine, per essere dichiarati non gelivi, i provini devono registrare una perdita di peso inferiore al 2%, non presentare screpolature o lesioni, e avere una resistenza media a compressione, verificata in tutte le direzioni, non inferiore al 25% rispetto a quanto registrato su analoghi provini non sottoposti al trattamento.
Come in tutte le prove, anche quella di gelività è significativa quando si utilizzano 20 provini dello stesso materiale.

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