Arte greca

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Inizio 900 a.C.
Fine: 100 a.C.
Luogo: Grecia, Italia meridionale, Turchia
Civiltà precedenti:
Civiltà contemporanee: Etruschi
Civiltà successive: Romani

La civiltà greca si è sviluppata su una penisola montuosa circondata dal mare, dove le barriere naturali hanno favorito l'indipendenza delle diverse comunità che vi si sono insediate. Queste, di origine minoica, si mischiarono con la popolazione dei Dori (provenienti dai Balcani) già intorno all'anno 1000 a.C. dando luogo, già a partire dall'VIII secolo, al popolo Ellenico, e quindi alla cltura ed alla tradizione greca,
Le varie città-stato, dette pòleis rimasero a lungo politicamente indipendenti, ma unite dalla stessa lingua e da una religione comune, di tipo politeista, ovvero basata su molti dei.
In alcune città si sviluppò la democrazia, un assetto politico in cui tutti i cittadini esprimevano il proprio parere attraverso pubbliche assemblee che si tenevano nell'agorà, cioè nella piazza principale.
Dall'origine alla sua caduta, la civiltà greca è caratterizzata da tre grandi periodi:

  • l'età arcaica, dall'VIII secolo alla metà dei V secolo a.C.;
  • l'età classica, dalla metà del V secolo alla metà del IV secolo a.C.;
  • l'età ellenistica, dalla metà del IV secolo al I secolo a.C..

L'arte greca è caratterizzata dalla ricerca di armonia; a tale scopo vengono utilizzati princìpi di misura detti cànoni e ordini; la natura e le sue leggi sono la principale fonte di ispirazione per gli artisti.

Architettura

Grecia antica.jpg

L'antica civiltà greca si è sviluppata in numerosi luoghi del Mediterraneo, ma soprattutto in Turchia, nell'Italia meridionale e, naturalmente, in Grecia.
Non deve stupire quindi che i greci siano stati grandi edificatori di città, in greco pòlis, che realizzavano seguendo uno schema particolare, il quale - tra l'altro - prevedeva l'uso di strade tra loro perpendicolari (vedi Polis).
Città molto importanti furono Atene, diventata poi la capitale greca, Corinto, Alessandria d'Egitto, e anche Napoli.
Ogni città greca prevedeva anche la costruzione di una piazza, detta agorà, di un teatro, di una acropoli (una cittadella fortificata sorgente su una collina, che permetteva alla popolazione di rifugiarsi in un luogo sicuro durante gli assedi), e del tempio dedicato alla divinità protettrice (che spesso si trovava all'interno dell'acropoli). Anche i templi seguivano, per la loro costruzione, delle regole precise: erano realizzati utilizzando sempre il sistema trilitico: colonne per i piedritti ed architrave per l'elemento traverso erano decorati usando tre stili conosciuti come ordini architettonici greci, che gli antichi romani erediteranno e rielaboreranno, diffondendoli in tutta Europa.

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Scultura

Ricostruzione del Partenone
Confronto tra i diversi canoni

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Grande importanza nella realizzazione dei templi ha avuto proprio la scultura, che ha fornito un apparato decorativo di notevole importanza: venivano infatti abbelliti con rilievi e sculture i frontoni e i fregi (vedi: Ordini architettonici greci), mentre all'interno la statua della divinità veniva venerata dai sacerdoti e dai fedeli come l'incarnazione del dio o della dea al quale il tempio era dedicato.
La più colossale opera di decorazione è senz'altro quella realizzata da Fidia per il Partenone, il simbolo della Cultura e dell'Arte greca realizzato dopo la vittoria sui Persiani da parte degli Ateniesi.
Nella tradizione greca, spesso si incontrano statue che raffigurano giovani ragazzi (koùros = ragazzo, al plurale koùroi) e ragazze (kòre = ragazza, al plurale kòrei): tali rappresentazioni erano tese ad esaltare la bellezza del corpo umano e per tale motivo ritraevano i corpi completamente nudi.
I materiali più comunemente utilizzati furono la pietra, con particolare predilezione per il marmo, ed il bronzo, una resistente lega metallica di rame e stagno per la lavorazione della quale i maestri greci trovarono un sistema economico ed efficiente.
L'importanza estetica che veniva attribuita a queste statue è testimoniata dalla presenza di un forte stereòtipo: una serie di regole che definivano la proporzione, la forma, la posizione, le dimensioni delle varie parti.
Lo stereotipo scultoreo è conosciuto con il termine cànone (in greco, kànon significa appunto regola), e si è evoluto nel tempo; esistono infatti:

  • il canone arcaico, che è stato utilizzato dal IX al V secolo a.C., caratterizzato da figure rigide con grandi occhi a mandorla, di influsso sicuramente egizio e orientale;
  • il canone classico, dal V al IV sec. a.C., dove il corpo umano viene riprodotto perfettamente in ogni sua parte;
  • il canone ellenistico, dal IV al I sec. a.C., nel quale le statue vengono realizzate con attenzione all'espressività.

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Quadro sinottico

Grecia Sinottico.jpg


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