Analisi multicriteria

Da TecnoLogica.

Sinonimi, acronimi, traduzioni

Sinonimi

Analisi a multi criteri. Metodo a multi criteri. Metodo multicriteria.

Acronimi

MCA.

Traduzioni

Multi Criteria Analisys (eng.)

Descrizione

La valutazione della qualità di prodotti complessi che fanno capo al processo edilizio - come una costruzione, un elemento tecnico, o anche un progetto - è molto difficile, perché occorre prendere in considerazione numerosi fenomeni che si correlano strettamente tra loro. È quindi veramente arduo, se non impossibile, capire a colpo d'occhio quale tra due o più prodotti è in grado di offrire una maggiore qualità rispetto ai bisogni espressi dalla committenza.
L'analisi multicriteria suddivide la valutazione in un certo numero di criteri e ad ognuno di essi attribuisce un punteggio, che è funzione del livello di soddisfacimento del criterio stesso da parte del prodotto soggetto alla valutazione. La somma dei punteggi restituisce la valutazione totale cercata.
Le fasi di elaborazione di un sistema a multicriteri sono quattro, ed in particolare:

  1. stabilire un insieme di criteri da soddisfare;
  2. fissare i criteri di soddisfacimento dei requisiti, quali gli indicatori e i valori-soglia;
  3. valutare i punteggi da attribuire al soddisfacimento dei requisiti, e i pesi ponderali degli stessi;
  4. eseguire la valutazione e la somma tra i diversi punteggi ottenuti.

Nella prima fase occorre definire tutti i criteri attraverso i quali effettuare la valutazione. Questi possono essere diversi, ma, secondo l'approccio tecnologico, devono essere declinati secondo le classi di esigenza e rappresentano la logica attraverso la quale si esegue la stima.

Nella fase due ogni criterio deve poi essere espresso attraverso uno o più indicatori, cioè delle grandezze che si ritengono significative in relazione al criterio stesso.
Per esempio, un criterio può essere comfort termico, e gli indicatori relativi sono temperatura operativa, umidità e velocità dell'aria.
Un buon metodo a multi criteri deve avere un numero ridotto di indicatori per evitare che la valutazione sia troppo lunga ed impegnativa; un altra buona pratica è quella di fissare indicatori i cui valori sono di semplice reperibilità, sempre allo scopo di semplificare la stima.
Un indicatore può essere una variabile se è esprimibile attraverso un valore numerico, o un attributo se è esprimibile attraverso un giudizio qualitativo. Tra i due, è sempre preferibile lavorare con le variabili, perché l'oggettività della valutazione è senz'altro più elevata.
Stabiliti gli indicatori, per ognuno occorre fissare i valori-soglia: si tratta del valore che l'indicatore deve raggiungere per soddisfare il criterio. I modi e le fasce di attribuzione dipendono dal tipo di analisi a multicriteri. Nei sistemi a check list gli indicatori possono avere soltanto due stati: soddisfatto o non soddisfatto; in tal caso il valore-soglia da determinare è soltanto uno, e rappresenta la frontiera tra i due stati. Nei sistemi a punteggio gli indicatori hanno più gradi di soddisfacimento; il sistema stabilisce non solo quanti, ma anche quali stati può assumere l'indicatore. Un sistema a tre stati può corrispondere a soddisfatto, parzialmente soddisfatto e non soddisfatto; un sistema a quattro stati può essere espresso come molto soddisfatto, soddisfatto, parzialmente soddisfatto e non soddisfatto, e così via. In tal caso i valori soglia sono due o più di due, in relazione al numero di stati.

La teza fase si articola in due azioni. Nella prima ogni stato degli indicatori viene associato ad un punteggio. Nel caso, ad esempio, di un sistema a check list, allo stato soddisfatto si può attribuire il punteggio 1, ed allo stato non soddisfatto il punteggio 0. Sistemi a punteggio hanno logiche più complesse: alcuni metodi a cinque stati attribuiscono punteggi da 1 a 5, altri invece da -2 a 3.
Nella seconda è necessario stabilire un peso per ogni criterio; si tratta cioè dell'importanza relativa che quel particolare criterio riveste nella valutazione. Questa fase, detta anche weighting, consente di evitare che tutti i criteri abbiano la medesima rilevanza nella stima; il peso è esprimibile attraverso un valore percentuale, tale che la somma di tutti i pesi sia pari al 100%.
Il punteggio finale di ogni indicatore è quindi pari al prodotto tra il punteggio relativo al suo stato moltiplicato per il peso del criterio a cui appartiene. Ad esempio, in un sistema a check list, un indicatore sullo stato soddisfatto appartenente ad un criterio del peso di 15% ha un punteggio finale pari a 1 x 15% = 0.15.

Nell'ultima fase si esegue la valutazione trovando lo stato di ogni indicatore; il valore dello stato va quindi moltiplicato per il peso del criterio. La somma di tutti i punteggi finali permette di calcolare il punteggio totale, in funzione del quale è possibile stabilire la qualità del prodotto stimato. Questa attribuzione avviene grazie alla determinazione di fasce: se il punteggio totale ricade entro valori prestabiliti, allora la sua qualità corrisponde ad un certo livello. Nei sistemi a check list ancora una volta il criterio è del tipo soddisfatto o non soddisfatto, nel senso che il prodotto può passare positivamente la verifica o può essere respinto. Nei sistemi a punteggio invece la qualità del prodotto è ordiata attraverso delle classi: ad esempio il LEED utilizza delle certificazioni denominate bronzo, argento, oro e platino.

Voci correlate

La consultazione di TecnoLogica è preordinata alla lettura delle avvertenze

Ogni contributore è responsabile dei propri inserimenti.
Il progetto è opera di Luca Buoninconti © 2011-2024.

Strumenti personali